Con la pubblicazione ieri e oggi sulle pagine dell’Economist si apre ufficialmente a Pompei la ricerca del nuovo super direttore, la professionalità che dovrà raccogliere l’eredità di Massimo Osanna, da settembre alla guida dei musei del Mibact, e proseguirne il lavoro. “Quella di Pompei è una storia di grande riscatto – ribadisce Franceschini – nel 2014 quando sono arrivato al Mibact era sinomino di crolli e di scioperi , oggi è un modello”. Concluso felicemente il Grande progetto avviato con i 105 milioni di fondi europei, il lavoro da fare, chiarisce accanto al ministro il direttore uscente Osanna, “è comunque tantissimo”. In ballo, spiega, c’è un enorme progetto, finanziato con 32 milioni di fondi Ciper “per la messa in sicurezza del fronte meridionale”. Un progetto, precisa, che era rimasto fuori dal lavoro fatto con i fondi europei perché non c’erano i tempi per portarlo a termine. Adesso, dopo un rallentamento dovuto al lockdown, gli interventi, dice Osanna”dovrebbero andare in bando entro la fine del 2020. Nel 2021 i cantieri”. C’è poi naturalmente la questione del calo dei visitatori, che anche a Pompei si è fatta sentire, nonostante ci sia stata una notevole ripresa in luglio e agosto, “Un calo del 70 per cento – dice Franceschini – da gennaio ad oggi si sono avuti in totale i visitatori che di solito affollano il parco in un mese”. Ma la sfida più grande, insiste alla fine il ministro, “sarà ora, dopo gli scavi e le messe in sicurezza, affrontare tutto quello che c’e’ attorno a Pompei, le infrastrutture, i trasporti. Sarà un lavoro lungo, ma ci riusciremo”. Il bando scadrà il 3 novembre, la procedura si concluderà entro marzo 2021.