Nel cuore di una delle città più antiche della Campania, a due passi dal santuario raggiunto ogni anno da migliaia di visitatori e in una delle strade principali della città è nata l’idea di “Mercato Pompeiano”, location di gusto. Sorta come Startup nel 2017 dal genio di Gaspare, Carlo e Giovanni, il primo prodotto di un lungo periodo di riflessioni e lavoro è stato il ristorante, che è andato ad occupare il locale di una nota e storica salumeria di via Sacra.
(Esposizione di prodotti tipici)
“I tre cerchi che compongono il nostro marchio rappresentano e raccontano la nostra filosofia. Essi sono ispirati alle fattezze di una “Mensa Ponderaria” osservata dall’alto”, ha spiegato Gaspare Coppola, uno dei soci, “Si tratta di uno strumento che era costruito sulla parete occidentale del Foro, visibile in parte anche oggi e che nella città antica serviva a garantire il rispetto delle unità di misure nelle compravendite tra commercianti durante il mercato”. I tre simboli rappresentano anche le tre menti che hanno avviato il progetto, tre amici di una vita che, con precisione e studio intenso hanno messo in piedi una realtà innovativa. I tre cerchi sono l’espressione del legame con il Mercato dell’antica Pompei, ricco di eccellenze enogastronomiche.
(La sala interna della pizzeria)
(Interno del locale che ospita la braceria)
“Dietro tutto ciò vi sono mesi e mesi di lavoro“, ha spiegato Carlo Mauriello, “Dopo circa due anni dall’apertura del ristorante abbiamo rilevato il locale di fronte e ne è nato Mercato Pompeiano la pizzeria. Era il dicembre 2019. Oggi presentiamo moltissime varietà di pizza con la stessa filosofia con cui serviamo ai tavoli del ristorante: qualità degli ingredienti che provengono dai luoghi di Italia che, tipicamente, li producono”, ha sottolineato il socio.
Il menù del ristorante è una sinergia di sapori italiani, caratteristica che ricalca l’attitudine nazionale del locale: la carne Fassona del Piemonte, il sale di Trapani, il formaggio pecorino Sardo, il culatello di Zibello, formaggi del Trentino- Alto Adige ed oltre duecento specialità di vini da accompagnare a salumi freschi, anch’essi importati dalle altre regioni italiane. Tra le specialità della pizzeria, il “Mercatuozzo”, un saltimbocca che può essere farcito con mozzarella di Bufala DOP e verdure. Vastissima anche l’offerta delle birre, da quelle del “Mercato” si passa alle specialità tedesche. La maggior parte dei prodotti adoperati nelle cucine sono esposti al pubblico come, appunto, nei mercati ed i clienti possono anche acquistarli.
“Vogliamo che i nostri ospiti possano godere di un’atmosfera che sia simile alla convivialità del mercato ma non cada nella semplice idea di trattoria. Qui si può venire per occasioni formali ma anche per bere un calice di vino accompagnato con salumi. E’ questa la nostra idea di ristorazione, il cliente non deve sentirsi costretto ad avere un tipo di forma, deve essere libero“, ha spiegato Gaspare, “Anche il design è antico ma fa da ponte con il moderno, non cadendo nella banalità o nella teatralità“, ha concluso il socio. “Come tutti i locali, anche i nostri hanno sofferto della chiusura da lockdown. L’estate ci ha regalato la possibilità di ampliare i nostri spazi all’aperto usufruendo, nei weekend, anche della ZTL voluta dal Comune di Pompei. Nel rispetto delle normative di prevenzione abbiamo svuotato gli interni ed ospitato moltissime persone all’aria aperta tra candele, tappeti ed una suggestiva atmosfera di città turistica”, ha spiegato Coppola, “Ci stiamo attrezzando anche per le stagioni più fredde, tante stufe e plaid da donare ai clienti che si vogliano comunque accomodare all’esterno. Speriamo, inoltre, che si possano favorire eventi culinari e culturali che portino le persone in città. Recentemente abbiamo sperimentato “Modus Vivendi Pompeii” che ci ha regalato una serata di splendida convivialità. Siamo a favore di sinergie simili”, ha concluso una delle tre giovani menti.