Se ci fosse bisogno di una conferma sulla tenuta dell’eccezionale evoluzione gastronomica avviata in costiera circa un trentennio fa, basterebbe guardarsi intorno per avere la certezza che anche i ristoranti di ultima generazione hanno le idee chiare su cosa mettere in tavola e come prepararlo. Il grande salto, dai soliti gnocchi e cannelloni ai primi che prevedono una gustosa contaminazione tra mare e orto o dalla cotoletta di carne dozzinale ai tranci di pescato fresco profumati con le essenze mediterranee, è ormai una realtà storica e consolidata. La rivoluzione avviata oltre un quarto di secolo fa, da pionieri che hanno lasciato un segno indelebile nei menù dei tanti ristoranti di qualità della penisola sorrentina, è ormai compiuta e si rafforza nel tempo. Tanto è vero che anche i locali aperti da poco si fanno notare per il menù, per la carta dei vini e per la professionalità espressa in sala. Uno dei ristoranti che, con umiltà, si pone in questo solco tracciato dalle scelte coraggiose e dalla fantasia di un intera generazione di chef è senz’altro “Accènto”, aperto un paio d’anni fa al corso Italia di Sorrento. Qui i fratelli Enzo e Luca Colella con lo chef Vincenzo Fontana hanno avviato l’attività tenendo ben presente la lezione che arriva da lontano e che mette al centro della tavola il territorio ed i suoi meravigliosi frutti, la qualità della materia prima e le tecniche di cucina che stanno continuando a far crescere la gastronomia costiera. I piatti in menù parlano chiaro, già da prima dell’assaggio. Esempi come il “Polpo a modo mio” preparato con il polpo alla griglia su una vellutata di peperoni gialli e glassa di aceto balsamico o il Baccalà mantecato con cialda di polenta soffiata, salsa di pomodoro secco e broccoletto, sono la cifra di un locale che propone l’essenza della cucina moderna della costiera. Del resto lo chef Fontana, aiutato ai fornelli da Francesco D’Angolo e Claudia, ha frequentato per oltre un ventennio le migliori cucine di Capri e Sorrento, arrivando all’”Accènto” con un bagaglio di esperienze che mette insieme la tradizione contadina e marinara della penisola e la sua bella evoluzione. Il menù continua con esempi di stile che ben descrivono l’idea di cucina dello chef con i Paccheri con vongole e pesto di pistacchi al profumo di limone di Sorrento o il Salmone marinato agli agrumi sorrentini con cipollotto in agrodolce e crumble di cacao. Ma qui, guidati da Marco Armellino che, insieme ai fratelli Colella, cura la sala si può scegliere indifferentemente per qualcosa di molto innovativo come il Cheesecake di formaggio di bufala con biscotto al pomodoro e tartare di tonno o di molto classico come il Baccalà fritto con misticanza al limone. Si può optare tra una Zuppetta di ceci e vongole e lo Spaghetto aglio e olio con tartare di ricciola. Tra le sorprendenti linguine alla Carbonara all’Astice e il Tonno alla pizzaiola. Insomma un mondo di sapori che raccontano del mare, degli orti e della cucina costiera senza inutili enfasi. Ma allo stesso tempo esalta il gusto di una terra rappresentata anche da tanti ristoranti come questo.