Tre formazioni cistiche rimosse dall’ovaio residuo tecniche chirurgiche mini invasive, senza asportarlo e senza compromettere la funzionalità ormonale di una paziente di 15 anni, già sottoposta a trapianto di cuore, affetta dalla sindrome di Sotos (gigantismo). Il delicato intervento è stato eseguito, in laparoscopia, dall’equipe della Uoc di Chirurgia generale dell’Ospedale Monaldi di Napoli guidata dal direttore Diego Cuccurullo. “Si è trattato di un caso molto particolare per via della storia clinica della paziente”, ha spiegato Cuccurullo. Alla giovane, infatti, prima di ricevere il trapianto, le è stato impiantato, nel 2012, un cuore artificiale che l’ha tenuta in vita per oltre 500 giorni ed è attualmente in follow up presso la Uosd di Assistenza meccanica al circolo e dei trapianti nei pazienti adolescenti, guidata da Andrea Petraio. “L’Azienda Ospedaliera dei Colli, nell’ambito della chirurgia laparoscopica è stata e continua ad essere pionieristica”, ha dichiarato Maurizio di Mauro, direttore generale dell’Azienda.