”Un bellissimo messaggio arriva da Ischia Global Film & Music Festival: Il cinema non si ferma. Perchè anche la creatività degli artisti non si è mai fermata”.
Maria Grazia Cucinotta è tra i protagonisti del film, che apre domani sera il primo ‘festival fisico’ post Covid, il cui titolo è proprio ‘Il cinema non si ferma’ di Marco Serafini, girato dagli attori nelle loro case, durante la quarantena. ”Mi sono diverta molto perchè amo i progetti innovativi – racconta Cucinotta facendo gli auguri al festival dalla sua Sicilia – Tecnicamente mi hanno aiutato mia figlia Giulia e la mia amica Arianna, rimasta bloccata a casa mia in quei giorni. Una esperienza importante, racconta che dietro noi attori ci sono delle famiglie.Tutte le professionalità hanno lavorato su piattaforma, dalla regia alla costumista. E si tratta di un vero e proprio film, con una storia. Un opera che valorizza sopratutto i giovani. Sono certa che questa ripartenza da Ischia porterà fortuna al cinema. La sala manca a tutti, quando vivevo a Los Angeles trascorrevo spesso giornate intere al cinema, poi mi sono abituata a vedere molti film in aereo, ma ho educato anche mia figlia all’amore per la sala”. Commedia in 8 episodi, tra un mese su RAI Cinema Channel, il film è un collegamento tra il periodo più duro della pandemia, quando tutti i set hanno subito lo stop, e quello attuale, dove finalmente si può tornare a battere i ciak. ”Anche io tornerà sul set a settembre, per un film italiano, non posso anticipare altro. Il 30 luglio intanto sarà in scena, in chiusura del festival di Ravenna, per un omaggio a Bacalov, leggerò la storia della sua vita”. A tenere compagnia alla Cucinotta, volto simbolo del Postino (per cui il musicista argentino vinse l’Oscar) il new trolls Vittorio de Scalzi e il sestetto Anema. ”E’ giusto ripartire dopo il Covid, c’è tanta crisi anche nel nostro mondo e soprattutto nel turismo, ma sempre con tranquillità e prudenza. E c’è chi sostiene che questo virus sia poco più di un raffreddore! Ho ascoltato storie terribili dagli infermieri, non è così!”.