Bogotà assicura piena luce sul caso Paciolla, il giovane napoletano osservatore Onu trovato morto in Columbia

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Lo striscione posto sulla facciata del Comune di Napoli per chiedere giustizia per Mario Paciolla, il volontario Onu napoletano morto in Colombia, 18 luglio 2020. ANSA / CIRO FUSCO

 Il governo della Colombia ha assicurato oggi che sarà fatta “giustizia piena”, senza “impunità”, nel caso della morte di Mario Paciolla, il napoletano di 33 anni impegnato come osservatore dell’Onu a San Vicente del Caguàn e trovato morto a casa sua il 15 luglio scorso per un apparente suicidio dai contorni tuttavia molto sospetti. Rispondendo ad una domanda dell’ANSA, il ministero degli Esteri colombiano ha assicurato che “l’impegno su questa vicenda è assoluto”, ed ha aggiunto che “la Procura ha dato al caso priorità, facendo progressi nell’inchiesta” sulla morte. “Speriamo – ha aggiunto il ministero – che le indagini avanzino con la rapidità e l’efficacia che ci aspettiamo. La Colombia compirà ogni sforzo necessario perché esista giustizia e non vi sia impunità”. Per questo le autorità colombiane hanno anche reso noto che le indagini sono seguite personalmente dalla vice procuratrice generale Martha Mancera che ha esplicitamente chiesto agli investigatori di valutare tutte le ipotesi possibili sul decesso di Paciolla