Vigilia della maturità col batticuore. A Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli, gli studenti dell’ultimo anno dello Scientifico del ‘Pascal’ si sono ritrovati ieri sera davanti al liceo che tra poco lasceranno per rincuorarsi a vicenda in vista dell’esame e intonare ‘Notte prima degli esami’ di Antonello Venditti come inno beneaugurante. E oggi a Napoli città cosa è successo? La scena è questa, Aspettano fuori scuola che arrivi il loro turno, si entra scaglionati per sostenere l’esame di Stato 2020, con modalità che di certo non avrebbero immaginato. Sono i ragazzi che oggi discuteranno il loro orale nei licei del centro storico di Napoli. Hanno preparato una tesina da discutere con le commissioni composte da docenti interni e presiedute da un membro esterno. Le ansie e le preoccupazioni sono le stesse. Molto si sono fatti accompagnare dai genitori che aspettano fuori. Per entrare si compila una autocertificazione, poi c’è lo step del termo scanner prima di avere l’ok ed entrare. “Ansia che si aggiunge ad ansia – commenta una mamma – Mi ha chiesto Chiara di accompagnarla, nei suoi piani c’era di essere qui oggi con i suoi amici, tutti insieme. E non è stato possibile”. Chiara ha la mascherina che le lascia scoperti gli occhi, in mano stringe una copia della sua tesina, una copia ha provveduto a inviarla a scuola, come previsto per questo esame. “Avevo immaginato un giorno diverso – racconta – avevo immaginato il tema d’italiano, pensavo che avrei condiviso con le mie amiche tutte le emozioni, ma da vicino, non riducendo al minimo gli incontri”.