Rappresentanti delle categorie degli albergatori e dei commercianti sono stati ricevuti, ieri mattina, al Palazzo Comunale di Sorrento, dai componenti dell’unità di crisi costruita dal sindaco, Giuseppe Cuomo, all’indomani dell’emergenza Covid-19. Nei prossimi giorni toccherà agli agenti di viaggio, ai professionisti, e poi al settore extralberghiero, ristorazione, artigianato, agricoltura, pesca. E ancora al trasporto di persone e di merci, agli operatori della nautica e a tutti i comparti produttivi della città di Sorrento. L’obiettivo è quello di raccogliere indicazioni e ascoltare le esigenze di ogni categoria, per poi elaborare una strategia in grado di traghettare il territorio oltre la crisi provocata dal coronavirus. “In queste settimane ci siamo adoperati per l’emergenza, con interventi affidati alla polizia locale e alla protezione civile – spiega il sindaco Cuomo – La lista degli interventi disposti è lunga, e fra queste segnalo la consegna della spesa a casa, il ritiro dei farmaci presso la Asl e la consegna a domicilio, la pulizia e la sanificazione straordinaria delle strade, la attivazioni di modalità di raccolta rifiuti specifiche per talune tipologie di soggetti a rischio, gli interventi per la riduzione delle file alla Posta, ai supermercati e agli altri punti critici, l’assistenza al rientro e la sistemazione in strutture residenziali dei marittimi, la vigilanza continua delle strade e dei movimenti, il controllo degli spostamenti, la sorveglianza del commercio, la raccolta del sangue a cui hanno contribuito finora oltre 200 donatori. E, ancora, l’attivazione di un bollettino giornaliero per dare informazioni sull’andamento della epidemia a livello locale, la revisione delle norme di sicurezza per la gestione delle attività comunali, il cambio dei turni per evitare la rotazione del personale nelle squadre, lo scaglionamento degli ingressi negli spogliatoi, il controllo e l’assistenza agli ospizi, l’attivazione di un conto corrente su cui raccogliere offerte volontarie per sostenere i costi del prolungarsi delle emergenza, poi l’invito alle ditte che effettuano i lavori pubblici di rete, in particolare quelle che incidono sulla viabilità a non fermarsi. Il nostro obiettivo è partire gradualmente, quando i rischi saranno contenuti, perché una città poco sicura non sarà attrattiva per nessuno e perché vogliamo che prima si effettuino gli interventi strutturali e organizzativi per renderla più sicura, senza ripetere l’errore che si è fatto per il passato, dopo il colera, quando si è continuare a costruire città senza fogne”. Ora, spiega il primo cittadino, alla gestione della quotidianità deve essere affiancata una progettualità che a partire dalla cosiddetta “Fase 2”, accompagni Sorrento verso un contenimento dei danni subiti della attività produttive e, quindi, in direzione di una ripartenza. “Questo processo di rinascita coinvolgerà tutta la collettività, secondo delle linee guida di cui ho informato anche il presidente Vincenzo De Luca, rispondendo alla sua richiesta di proposte da parte degli enti locali – prosegue Cuomo – Con l’aiuto degli esperti dell’unità di crisi abbiamo elencato una serie di osservazioni e proposte per il futuro di questa area. Siamo fiduciosi di uscire anche da questo momento più forti di prima, eliminando attraverso riforme strutturali e organizzative le criticità e le fragilità che questa crisi ha messo in evidenza, riportando ancora una volta Sorrento ad un livello di eccellenza”. Le linee di indirizzo spaziano dai negozi e la fornitura di servizi, cantieri di rete, trasporto ed aziende pubbliche – con l’attuazione di misure come misurazione della temperatura del personale prima dell’entrata in servizio e dei clienti, obbligo di file ordinate, divieto di sovraffollamento, obbligo di istallare all’ingresso distributori di prodotti sanificanti in ingresso e in uscita – alla filiera del turismo. Qui sono stati individuati due principi: visione unitaria, considerando il sistema formato da molteplici attività, che iniziano dalla promozione e includono l’incoming, i trasferimenti, l’accoglienza, la sistemazione, la ristorazione, fino alla eventuale assistenza sanitaria da fornire in caso di alert, Ed un quadro regolatorio che contemperi le diverse esigenze degli imprenditori e dei lavoratori, cercando di evitare che si trasformino in scelte contrapposte.