Sabato 8 febbraio dalle ore 18.00 la Shazar Gallery presenta Technicolor, la prima personale italiana di Gabriel Orlowski. L’artista polacco ha prodotto in esclusiva per la galleria di via P.Scura un progetto fotografico focalizzato sulle capacità della luce di trasformare la fisicità dei soggetti ritratti, di cambiarne l’essenza in favore in una consistenza eterea e autonoma. Classe ’89, il fotografo, che vive e lavora a Varsavia, è stato recentemente nominato come uno dei “Giovani Lynx” dalla rivista Contemporary Lynx, l’elenco dei più importanti giovani artisti polacchi (2018). Autore e collaboratore di varie riviste e libri d’arte, si interessa ai linguaggi digitali e alla musica ed ha esposto in mostre personali e collettive in tutta Europa. In Technicolor Orlowski mostra i recenti lavori concepiti per l’occasione, nove fotografie che aprono finestre su mondi isolati, silenti ed equilibrati in cui l’occhio indaga una realtà parallela fatta di linee e pulviscoli dorati che definiscono nuove prospettive. L’artista ingaggia con la luce una specie di gioco, serio, a caccia di potenziali scoperte: “Lascio filtrare un poco di luce, lascio che la stanza sia inondata da una sottile aura di psichedelia, e aspetto che essa si insinui vicino alla soglia, che proietti la sua ombra sui muri o che scivoli su una distesa d’acqua, evitando qualsiasi contatto diretto… solo allora sono consapevole che essa, la luce è proprio lì”. La ricerca del fotografo si concretizza in composizioni pulite, nette, precise in cui tuttavia i viraggi di luce sono sempre accesi, caldi, decorativi, un approccio peculiare che diventa la sua cifra stilistica. La mostra rimarrà aperta fino al 31 marzo 2020 dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 19.30 e sabato su appuntamento. Gabriel Orlowski vive e lavora a Varsavia, ha conseguito il Master in Fotografia presso il Dipartimento di Fotografia della Scuola Nazionale di Cinema, TV e Teatro di Łódź. Ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive in tutta Europa, tra cui Agnes B. Galerie du Jour a Parigi (2014), Galeria Leto a Varsavia (2015) e Zigutamve a Vienna (2018), nonché una mostra durante la Warsaw Gallery Weekend 2018 nello Stroboskop Art Space.