“Avevo detto ai nostri ospiti che questa è la città del sole ma ieri pioveva. Ho parlato con il Signore, spiegandogli che avrei fatto una brutta figura…”. Ed è un angolo di paradiso Nisida, che ha accolto il maestro Riccardo Muti, accompagnato dai musicisti Jennifer Gunn, Charles Vernon e Gene Pokorny della sua Chicago Symphony orchestra, in visita ai ragazzi dell’Istituto penitenziario minorile napoletano. L’incontro ha preceduto di qualche ora il concerto del San Carlo, prima tappa italiana con la Chicago che dirige da dieci anni. “Volutamente ho portato qui gli strumenti estremi, il più piccolo e acuto e quello più grave, ‘o gruoss e ‘o piccirill'”, scherza in napoletano il maestro presentando l’originale performance ai ragazzi raccolti sul Belvedere in una mattinata di sole. Si parte con ‘Oculus non vidit’ di Carlo Santino, per flauto, trombone e tuba, segue il Concerto in Do minore per due violini di Bach. Ad accogliere gli ospiti è stato il direttore Gianluca Guida.