E’ una delle case più belle di via dell’Abbondanza, dove tuttora i restauratori sono al lavoro per completare il recupero degli affreschi, La “casa del Frutteto” è stata restituita al pubblico. Con i fondi ordinari, e non più del Grande Progetto Pompei, che volge al termine, viene riaperta al pubblico la Domus appartenuta probabilmente ad un ricco vinaio dell’antica Pompei. L’ ipotesi è emersa quando, durante gli scavi del Maiuri nel 1951, nel giardino della casa furono rinvenute molte anfore destinate a contenere vino. Tra gli utensili della casa, si trovò anche un grande bollitore, che i romani utilizzavano per riscaldare l’acqua da mescolare al vino. Domani e dopodomani i visitatori della Casa del Frutteto potranno osservare da vicino, in anteprima, i meravigliosi affreschi della Domus, mentre i restauratori sono ancora all’opera: ambienti di una bellezza sorprendente, che riproducono le essenze arboree utilizzate nei giardini. Limoni, corbezzoli, peri, ciliegi, susini che forniscono documentazione delle piante esistenti nei luoghi abitati. Quella di domani e dopodomani sarà un’occasione unica, perché l’apertura ufficiale al pubblico è prevista a febbraio. Al termine del restauro, i colori saranno resi vividi da una innovativa illuminazione a led che avrà la caratteristica di essere priva di tutte le bande d’onda che potrebbero modificare la bellezza degli affreschi. È uno degli accorgimenti che porterà il parco archeologico di Pompei a diventare sempre più “eco-compatibile”. ”La Soprintendenza del Parco archeologico di Pompei propone questa anteprima – ha detto il direttore generale del Parco, Massimo Osanna – che introduce idealmente, grazie al tema dei giardini, l’offerta natalizia, che quest’anno è tutta “green”. Ci teniamo a segnalare l’importanza che stiamo dando alla “natura” non solo come ricostruzione paleobotanica delle realtà antiche, quindi con il lavoro del nostro laboratorio di ricerche applicate, ma anche con la ricostruzione di giardini storici, o con la installazione di giardini che vengono impiantati dove non c’erano indicazioni ma si installano nella maniera adeguata a quella antica”. “Avevamo già aperto altre case con queste caratteristiche – aggiunge Osanna – In queste vacanze potranno essere visitate Case che avevamo già aperto con giardini rinnovati come quella dell’Ancora e quella degli Amorini dorati. Adesso stiamo lavorando, e dal 23 sarà visitabile, alla Casa di Trittolemo, presto sarà visitabile quella di Marco Lucrezio, e la Casa dell’Efebo con il giardino rinnovato” . La promessa di Osanna è che ”questo luogo diventerà sempre più compatibile: stiamo lavorando al ripristino della Pineta, che ha molti pini ammalati, con un progetto che prevede l’impianto anche di nuove essenze, e intanto pensiamo al progetto dei nuovi uffici”. Al termine del restauro della Casa del Frutteto, verrà installato anche un nuovo impianto di videosorveglianza e tegole fotovoltaiche già sperimentato alla Casa dei Vettii