Napoli, le “Quattro Giornate”, storia e ricordo tra passato e presente

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Si sono appena concluse le celebrazioni organizzate dal Comune in occasione del 75^ anniversario delle Quattro Giornate di Napoli.  Il sindaco De Magistris ed i suoi più stretti collaboratori hanno pensato di associare  al ricordo glorioso e tragico dell’Evento di popolo, l’impegno intransigente contro ogni tipo di razzismo, alla luce di un secondo, altrettanto tragico, anniversario: quello dell’ottantesimo della promulgazione delle leggi razziali.

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto per rimarcare il valore della ricorrenza: “la rivolta, scaturita dall’insofferenza della popolazione contro gli oppressori tedeschi e dalla protesta contro i soprusi e le ingiustizie subiti, rappresenta un esempio straordinario di lotta spontanea dettata da autentico slancio patriottico. Il sacrificio dei numerosi caduti, sia tra i militari sia tra i cittadini, ha ispirato le forze che hanno contribuito alla formazione del nuovo stato democratico, difensore delle libertà e dei diritti”.

Napoli, la città descritta come incarnazione di bellezza e ispirazione dai più importanti autori stranieri tra cui Sartre, Dostoevskij, Goethe, Wilde, Stendhal, tra il 27-30 Settembre 1943 fu protagonista della più importante, per la sua unicità e rarità, insurrezione spontanea partita dal basso. Una rivolta valsa, a ragione, l’assegnazione della Medaglia d’Oro al valore Militare. Una situazione tragica quella dell’assedio tedesco, in cui riversava l’Italia tutta ma che vide nel popolo napoletano la capacità di usare come baluardo: identità, forza, coraggio e determinazione per esplodere contro un regime fatto di angherie, soprusi, saccheggi, esecuzioni a cielo aperto. Un episodio più unico che raro quello dell’insurrezione napoletana.

Una rivolta che non vide la partecipazione solo di uomini ma anche di donne e bambini, tutti uniti, senza un piano preciso, muniti di poche armi, mobilio, materassi e vasche da bagno, che si dislocavano per la città in cerca dell’obiettivo da conseguire. Le “Quattro Giornate” sono state un evento storico che ha visto non solo l’azzeramento di differenze sociali, identitarie e politiche ma ha visto un popolo, nel tempo bistrattato con qualsiasi tipo di giudizio e pregiudizio, esplodere in solitaria e conquistare la libertà. (Anna Casale)