Dal 25 al 27 ottobre, Villa Fiorentino, a Sorrento, ospita l’ottava edizione degli Incontri con la cultura giapponese. La manifestazione, promossa dal Comune di Sorrento, ha il patrocinio dell’Ambasciata del Giappone, dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma, della Fondazione Italia Giappone, dell’Istituto Italiano di Cultura di Osaka , dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, dell’Istituto Comprensivo Statale Torquato Tasso é del Centro Metamorfosi di Sorrento. Tre giorni per celebrare il profondo legame tra l’Italia ed il Giappone, ed in particolare tra Sorrento e Kumano, gemellate dal 2001. Un programma, quello del festival dedicato al paese asiatico, anticipato lo scorso settembre dal sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, all’ambasciatore del Giappone in Italia, Keiichi Katakami, in occasione di una sua visita ufficiale nella cittadina costiera. L’inaugurazione è prevista per il giorno 25, alle ore 16 e trenta, e sarà preceduta da un benvenuto musicale a cura degli studenti dell’istituto Torquato Tasso e la consegna dei diplomi di partecipazione ed apprezzamento agli artisti che prendono parte all’evento, da parte del sindaco Cuomo, alla presenza dell’assessore ai Rapporti Internazionali, Emilio Moretti e del responsabile dell’Ufficio Relazioni Internazionali del Comune di Sorrento, Antonino Fiorentino. In mostra, “Exploring Kumano”, poster che celebrano il 15mo anniversario del riconoscimento di Kumano Kodo come patrimonio Unesco e l’allestimento “Alle radici della spiritualità giapponese: Kumano”, entrambi curati da Valentina Formisano, responsabile dell’Ufficio Relazioni Internazionali della Città di Kumano, una selezione di opere di artigianato artistico di 43 artisti giapponesi, a cura di Chiaki Hamada, e gli scatti fotografici di Jun Kikai e di Andrea Lippi. In programma anche una comunicazione di Masanori Aoyagi uno dei più noti archeologici giapponesi, che lo scorso ottobre ha ricevuto la cittadinanza onoraria della Città di Pompei ed il prestigioso Premio Amedeo Maiuri e che relazionerà sulla missione archeologica multidisciplinare dell’Università di Tokyo a Somma Vesuviana. Una curiosità legata all’edizione 2019 riguarda la mascotte di Kumano, Niihime chan, la “piccola principessa” di Kumano, che fa l’occhiolino dal poster e presenta di Incontri con la cultura giapponese di quest’anno. Si tratta di un grazioso mandarino vestito in kimono rosso il cui nome deriva dalla scoperta fortuita di una nuova varietà di agrume giapponese dal diametro di 3 centimetri e dal peso che oscilla tra i 25 e 30 grammi. Le caratteristiche principali sono il suo gusto frizzante e la fragranza rinfrescante, ma soprattutto è considerato prezioso alleato per la salute per la composizione ricca di polifenoli e la sua produzione è molto abbondante, grazie al clima mite e ai terreni fertili di Kumano.