Andrea Fattoruso della macelleria-braceria di Gragnano propone i prodotti tipici del territorio e tanta carne paesana

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Una terra di confine che corre lungo i pendii, le vallate e le cime dei Monti Lattari. Una terra di confine che divide la fertile pianura, che si stende ai piedi del Vesuvio, con l’incanto della costiera amalfitana. E come tutte le terre di confine ha preso il meglio dalle aree limitrofi, anche dal punto di vista enogastronomico. E’ così che, sui Monti Lattari, nasce un universo di sapori che non si è mai arreso all’omologazione del gusto, difendendo un identità originale e lontana dai clamori della costiera. Tra i boschi intervallati da terrazzamenti coltivati e animali al pascolo, lungo le salite che portano verso le vette, c’è un mondo tutto da scoprire. Un mondo di tipicità protetto da antiche tradizioni contadine e da una diffusa cultura rurale con il suo meraviglioso patrimonio di biodiversità che fa parlare di se al pari di zone molto più blasonate e conosciute. Castagne, funghi, cinghiali selvatici, carne di maiale, mucche agerolesi,  pomodorini di Corbara, formaggi freschi , la pasta di Gragnano, il provolone del Monaco Dop, i vini Doc di Lettere e di Gragnano e le infinite verdure degli orti collinari formano lo scrigno dei sapori di un territorio che lentamente sta conquistando il giusto ruolo nel panorama enogastronomico campano. Protagonisti di questa crescita sono i produttori, i contadini, gli allevatori, i vignaioli ed i ristoratori della zona che iniziano a parlare il prezioso linguaggio comune del territorio. Tra essi spicca, Andrea Fattoruso,  un contadino allevatore che nel giro di 15anni ha trasformato l’azienda agricola di famiglia in una accogliente ristorante  che, non a caso, ha chiamato “ I sapori dei Monti Lattari”. Per l’esattezza si tratta di una macelleria braceria annessa all’azienda dove oltre a produrre tutte le verdure e gli ortaggi a km zero, produce anche la carne a km zero, con animali allevati sul posto in modo artigianale. Bovini e suini formano il grosso dell’allevamento che è condotto nel rispetto della natura e della qualità della vita degli animali. Poi dopo la macellazione la carne diventa ingrediente dei tanti piatti che Fattoruso fa preparare nel locale che dal 2016 ospita la braceria lungo la strada statale 336, civico 168, di Gragnano. Qui la carne paesana regna sovrana e condiziona tutti i piatti, a cominciare dagli antipasti di affettati (pancetta, salame e prosciutto) preparati da Fattoruso e accompagnati dalle verdure dell’orto di casa. Poi ci sono i primi che omaggiano la cucina popolare di terra con le pappardelle al ragù misto di maiale, con la zuppa di fagioli e cotiche, con i fusilli salsiccia e zucca o con la minestra maritata. Mentre i secondi raccontano della bontà della carne allevata sul posto con le sontuose preparazioni dei vari tagli cotti alla brace: salsiccia, costolette, tracchie, bistecche e filetti. C’è anche la tagliata di carne, arricchita di pomodorini e rughetta, cotta sulla pietra direttamente in sala. Insomma una vero tempio della carne che prevede solo l’apertura serale, la domenica anche a pranzo, per permettere a Fattoruso di fare, con coscienza, soprattutto  l’allevatore e proporre il gusto autentico dei Monti Lattari.