Lo snack salutare proposto dalla Yogurteria di Vico Equense

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Nella foto Michele De Gennaro con Marilisa Desiderio e Alina Esposito

Da pasto giornaliero dei pastori dell’Anatolia a dolce colazione

Anche se è solo negli ultimi decenni che da noi ha trovato un diffuso uso quotidiano, lo yogurt è uno degli alimenti più antichi della storia dell’uomo. Oggi lo troviamo prodotto da centinaia di aziende, dalle piccole latterie artigianali fino alle multinazionali alimentari che ne sfornano milioni inondando il mercato mondiale della colazione veloce e leggera. Anzi è diventato anche di più riuscendo ad essere un prodotto base di gelati ed un infinità di dolci. Ma le sue origini, che si fanno risalire intorno al 6000 a.C. in Asia centrale, sono umili e legate ad un economia di sussistenza che lo vedeva come uno dei pasti quotidiani dei pastori dell’epoca. E forse è nato per caso, per l’abitudine di conservare il latte in otri fatti di pelle o di stomaci di animali dove grazie all’azione di microrganismi e del calore fermentava trasformandosi in una crema acida che può considerarsi senza dubbio l’antenato del moderno yogurt. Dall’Asia centrale questa tecnica di produzione si diffuse verso l’area del mediterraneo dove greci, fenici, egizi e romani usavano il latte di capre, pecore, mucche, cavalle, asine e cammelle per la preparazione di uno degli alimenti che poi ha accompagnato l’uomo lungo il suo millenario cammino. Anche se è in Turchia ( la terra che gli ha dato il nome dal verbo yogurmak che significa mescolare, addensare) che troverà uno spazio ed una fama che lo fanno considerare un alimento salutare. Per la spiegazione scientifica del processo di fermentazione e le sua riproduzione su scala industriale dobbiamo arrivare all’inizio del ‘900 dove grazie agli studi di due illustri biologi, il premio Nobel russo Mecnikov ed il bulgaro Grigorov, lo yogurt non ha più segreti. Il primo studiò gli effetti benefici, soprattutto per i disturbi intestinali, sulle popolazioni bulgare che facevo un grande uso di questo alimento anche come condimento di pietanze varie; mentre al secondo va il merito di aver isolato il microrganismo responsabile della fermentazione e quindi della formazione dello yogurt naturale. Da allora è iniziata la sua produzione anche su larga scala invadendo sempre di più il gusto delle popolazioni europee sud occidentali che da sempre sono abituate all’olio di oliva per condire. Per cui da noi allo yogurt è rimasto lo spazio di semplice intervallo goloso tra i vari pasti giornalieri. E proprio questa caratteristica ha trasformato il piatto giornaliero degli antichi  pastori dell’Anatolia in dolce compagno delle ore di relax facendo nascere addirittura le yogurterie che come le gelaterie propongono tanti gusti con aggiunta di vari ingredienti che vanno dalla nutella al pan di stelle passando per i buble waffle. Come succede alla Yogurteria di Vico Equense, che si trova al Corso Filangieri. Qui alla bontà del prodotto si aggiunge l’origine del giovane gestore, Michele De Gennaro, di una delle famiglie di casari che hanno scritto la storia del provolone del Monaco. Michele cresciuto a pane e cacio dice che nelle vene ha il latte, proprio quello che fa nascere i salutari yogurt.