Il Capo dello Stato Mattarella al fianco di Napoli contro la camorra

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L’aveva promesso che sarebbe venuto a Napoli dopo i gravi fatti di cronaca dei giorni scorsi. Il Capo dello Stato quei fatti li ricorda e non li rimuove. “Non si possono fare graduatorie di gravità degli omicidi, ma quando avviene in presenza di un bambino l’atrocità è ancora maggiore”. Mattarella torna a Napoli in un momento difficile per la città, scossa da un omicidio di camorra avvenuto a pochi metri da un asilo e sotto gli occhi di un bimbo di 4 anni, nipotino della vittima. Le mamme di quel quartiere, San Giovanni a Teduccio, gli hanno chiesto un segno di vicinanza, e Sergio Mattarella ribadisce la vicinanza delle istituzioni recandosi in un luogo simbolo dei problemi e della voglia di riscatto del capoluogo campano: il rione Sanità, storico quartiere scosso dalla violenza dei clan ma anche protagonista di innovative esperienze sociali e culturali. Mattarella ha incontrato alcune delle mamme del quartiere, il parroco di San Giovanni, padre Modesto, e Anna Riccardi, presidente della Fondazione Famiglia di Maria con sede tra Barra e San Giovanni che ogni giorno offre una serie di servizi e di attività di laboratorio per circa 150 ragazzi del rione e che dell’iniziativa della lettera è stata promotrice. “L’ennesimo delitto – si spiegava nella lettera-appello – ci ha fatto sentire abbandonati da chi avrebbe dovuto garantire nel nostro Rione sicurezza e legalità, ci siamo sentiti abbandonati dallo Stato. Tante sono le emozioni, dolore, rabbia, paura, ma anche speranza e fiducia in lei che non crediamo ci abbandonerà”.