Nel 2010, il crollo della Schola Armaturarum, negli Scavi di Pompei, sollevò l’indignazione del mondo intero e l’allarme per il timore che la mancanza di monitoraggio e manutenzione potesse portare alla distruzione e alla perdita dell’antica città sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.. Poi, scattò una nuova presa di coscienza della necessità di profondere energie e risorse per salvaguardare il sito patrimonio dell’umanità. Domani mattina, dopo tre anni di restauri e di messa in sicurezza dell’area e lavori realizzati con i fondi del Grande Progetto Pompei, il monumento riapre al pubblico. Il racconto di questo luogo, simbolo della rinascita di Pompei, sarà affidato ai restauratori che illustreranno il minuzioso intervento effettuato sugli affreschi e gli ambienti retrostanti oggetto dell’ultima campagna di scavo che ha contribuito a chiarire la funzione di questo edificio. La Schola Armaturarum era, infatti, ritenuta una “palestra per gladiatori”.