A cura di Nunzio Conte alias Nunzino il cuoco folle e food blogger
Una fusione di tradizioni, innovazione, gourmet e gluten free
Dopo venticinque anni di esperienza nel settore ristorativo, Mauro De Luca, insieme ai figli Luca e Marco, decide di creare qualcosa che possa unire le tradizioni partenopee ad una cucina più moderna ed innovativa, il tutto portando un’attività di famiglia. Un prodotto di alta qualità che possa piacere ai giovani e che porta prodotti di origine biologica per piatti belli da vedere e buoni da mangiare. Nasce così, in via Boccaccio a Pomigliano d’Arco il locale Sciuè (la parola deriva dalla locuzione napoletana “sciuè sciuè”, che indica qualcosa fatto in maniera fluente, scorrevole e con semplicità) nel 2014, con un piccolo locale di quasi 50 mq. Nel gennaio del 2018, dopo tanti sacrifici, viene aperta una nuova sede, di circa 160 mq, con una location studiata nei minimi dettagli, per evocare un’atmosfera da loft metropolitano. La cucina, che presenta anche un settore per le ricette gluten free (di recente è aumentata la domanda da parte di chi è intollerante e/o soffre di celiachia), è bene in vista al centro del locale, per avere la massima trasparenza con il cliente. Una squadra di 7 ragazzi guidata da Giuseppe De Luca si muove tra i piani di cottura in una sincronia dei vari step per la preparazione del panino, partendo dalla cottura, passando per la farcitura e concludendo con l’impiattamento, tutto sempre a vista del cliente. La ricerca delle materie prime è molto attenta e si basa sul criterio di utilizzare prodotti slow food, biologici e, cosa più importante, di provenienza del territorio campano. Contando su una grande esperienza di famiglia nel settore della panificazione, vengono proposti vari prodotti slow food, con impasti che hanno una maturazione che va dalle 36 alle 72 ore, tanto è vero che il gruppo fa parte dell’ Alleanza Slow Food dei Cuochi e Pizzaioli di Campania e Basilicata. Levitazioni, maturazioni e selezioni di farine sono state il pallino quotidiano degli ultimi due anni, che ha portato dunque allo studio degli impasti, che ha fatto nascere la curiosità per la pizza in teglia. Così, dopo un master di sei mesi all’A.N.P.I., nel settembre 2018, è stato avviato il progetto “Sciuè, pizza in teglia”.