La Macelleria Braceria Pastore di Napoli per il Santobono con una serata di degustazioni il 26 novembre

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Luca Pastore alla brace

Una storia lunga 50 anni quella della macelleria braceria Pastore del Vomero, aperta da Domenico Pastore, nonno dell’attuale titolare Luca. A poca distanza dall’apertura le

Da sinistre Luca, Linda e Antonio Pastore

redini del locale passano ad Antonio Pastore, papà di Luca, che rafforza il progetto di qualità intrapreso da Domenico, non solo selezionando le migliori carni disponibili sul mercato ma estendendo l’offerta anche a prodotti di alta gastronomia. Nel 2014, poi, diventa finalmente realtà il sogno di affiancare alla macelleria una braceria in cui il cliente possa scegliere dal banco il taglio di carne preferito, assistere alla sua cottura alla brace e consumarlo comodamente seduto in sala accompagnandolo con un buon calice di vino. Con l’apertura della braceria il testimone passa a Luca Pastore che diventa titolare anche della macelleria. E’ lui che si occupa della cottura delle carni a vista su una griglia a carbone vegetale che conferisce un gusto particolare alle pietanze. Il menu della braceria prevede anche altre preparazioni che portano la firma della signora Linda, mamma di Luca. Per celebrare l’importante traguardo dei 50 anni Luca Pastore ha scelto di organizzare lunedì 26 novembre (con inizio alle ore 20,00) presso il suo locale in via Michelangelo da Caravaggio 58 di Napoli una serata benefica in favore dell’Ospedale Santobono di Napoli. Potranno partecipare all’evento tutti coloro che faranno una donazione minima di euro 15 direttamente sul posto al personale dell’Associazione Sostenitori Ospedale Santobono ONLUS. Le donazioni saranno integralmente utilizzate per finanziare il progetto dell’Associazione di ospitare il Professore londinese B.C. Sommerlad, inventore di una tecnica chirurgica internazionale che porta il suo nome, che effettuerà, in collaborazione con l’equipe specializzata del Santobono guidata dal dr. Marcello Zamparelli, interventi su piccoli pazienti campani affetti da Labiopalatoschisi, una grave malattia malformativa del labbro e del palato.

Sul piano gastronomico la ricorrenza verrà sottolineata con l’ingresso in carta di due piatti nuovi: il gateau di patate con salsicce e friarielli e gli stentenielli di agnello alla Mimì, chiaro omaggio al fondatore Domenico,

 

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