Il presidente dell’Eav Umberto De Gregorio annuncia l’interessante iniziativa che ha restituito, una stazione ferroviaria della storica Cumana, alla città. Dopo degrado ed abbandono grazie a 34 artisti rinasce l’impianto dell’Eav come spiega lo stesso De Gregorio: “E’ noto il tema del vandalismo che imperversa nelle nostre stazioni. Spesso si tratta di atti vandalici fini a se stessi. Talvolta è un modo non ortodosso di esprimere la creatività artistica di giovani senza guida. Un gruppo di giovani artisti / writers ci ha avvicinato a Luglio formalmente presentandoci un progetto (a costo zero per EAV) per ridisegnare tutte le pareti della stazione BAGNOLI (che era in stato di assoluto degrado, completamente imbrattate ed annerite) con un progetto fantasioso e certamente più decoroso e pulito di quello attuale. Abbiamo autorizzato l’intervento, in via sperimentale. I ragazzi molto educati e collaborativi hanno lavorato prevalentemente di notte, ci hanno informato costantemente delle loro attività, ed il risultato finale appare, non solo esteticamente, interessante. Una iniziativa – nata da un’idea di Luca Danza e denominata “Bagnoli Beach Station” – tesa ad animare la stazione e a condividerla con la cittadinanza del quartiere di Bagnoli, dando anche spazio alla creatività giovanile. All’iniziativa hanno aderito n. 34 artisti di cui n. 3 giovani napoletani ed altri residenti in varie regioni italiane ed all’estero, accorsi in loco per riqualificare la stazione ferroviaria. Tutto il materiale necessario (vernice, spray ecc.) per la realizzazione delle opere è stato completamente autofinanziato dai giovani artisti, senza alcuna spesa a carico di EAV. Circa 3 mesi di organizzazione (sopralluoghi, ricerca artisti, autorizzazioni, ecc.), 114 ore di lavoro hanno consentito la “rinascita” della stazione ferroviaria con l’intento di rendere la stessa quale nuova meta turistica “particolare” dell’area ovest della città di Napoli. Considerato il successo dell’esperimento, intendiamo approvare un regolamento interno che istituisce l’albo dei writers”.