Sarà presentato nel pomeriggio di oggi presso l’Aula multimediale dell’ex scuola elementare di Via Annunziatella a Boscotrecase il Progetto Erasmus+ dal titolo “My culture, your culture, our culture”. Alla conferenza prenderanno parte i bambini, il personale scolastico e i genitori della scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo di Boscotrecase. Il progetto, finanziato dalla Ue per lo scambio di buone pratiche, è rivolto ai bambini dai 4 ai 6 anni della scuola di Boscotrecase ed avrà una durata di 24 mesi fino al 31 agosto 2020. L’obiettivo è quello della crescita e dello sviluppo dei bambini fin dal loro primo approccio al contesto scolastico, ovvero nella scuola dell’infanzia, in una dimensione di cultura europea. Coinvolte le scuole dell’infanzia di sei Paesi (Grecia, scuola coordinatrice, Portogallo, Polonia, Lituania ed Italia, oltre alla Svezia partner nell’ e- Twinning Project. Le attività proposte mirano a suscitare, sin dalla più tenera età, l’interesse dei bambini per lo sviluppo storico delle attività umane e la curiosità verso i musei e i luoghi di interesse culturale ed artistico, oltre ad alimentare sentimenti di cordialità, amicizia, solidarietà e rispetto tra loro e bambini provenienti da altri paesi. Nel corso del progetto, i bambini condivideranno le loro idee e il loro lavoro con i bambini di altri paesi europei, impareranno a conoscere la loro cultura, visiteranno musei, si scambieranno canzoni, storie, lingue, tradizioni, danze e costumi dei paesi partecipanti, sentendo di essere parte di un mondo più grande chiamato Europa. I bambini entreranno in contatto con la cultura di altre nazioni europee conoscendo il loro stile di vita, le abitudini ed il patrimonio artistico/culturale ed immaginando un futuro comune. Per la dirigente scolastica dell’I.C. Prisco di Boscotrecase, Carmela Sorrentino, che ha già curato altri tre progetti di scambio in Europa, si tratta di un’occasione da non perdere, “per l’innovatività della proposta, che vede come destinatari bambini della scuola dell’infanzia attraverso attività pianificate utilizzando le nuove tecnologie ed un approccio ludico alla lingua inglese”. (Cristiano Maria Di Capua)