Dopo circa sette anni ed un tormentato percorso, finalmente il 26 luglio riapriranno i cancelli di un sito storico: l’Edenlandia. Forse non tutti sanno che il lunapark napoletano rappresenta un primato tutto partenopeo, si tratta, infatti, del primo parco a tema europeo. Nonostante sia stato inaugurato a metà anni sessanta, il progetto getta le basi già in epoca fascista (i famosi archi all’ingresso, infatti, si ispirano alla firma di Mussolini), ma lo scoppio della seconda guerra mondiale costrinse all’abbandono dell’idea. Il parco divertimenti aprì per la prima volta i cancelli nel giugno del 1965, grazie al sostegno di imprenditori locali, ispirandosi alla Disenyland sorta dieci anni prima in California. Da quel giorno, e fino ai primi anni del 2000, Edenlandia ha contribuito a far sognare migliaia di persone, rappresentando un punto di riferimento per tutti i napoletani. Ogni bambino partenopeo cresciuto tra gli anni settanta e novanta sarà capace di raccontare un aneddoto ispirato al parco giochi di Fuorigrotta, legandolo alle sue mitiche attrazioni: dal castello di Lord Sheldon, al Vascello Fantasma, dai tronchi, alla Vecchi America. Siamo certi, però, che ogni storia sarà accompagnata da un velo di malinconia, non solo per un tempo passato che non tornerà più, ma anche per aver assistito negli anni al lento declino di un sogno che si è trasformato in incubo nel 2011. Sono circa sette anni che i cancelli di Edenlandia sono chiusi, sono circa sette anni che i napoletani percorrendo Viale Kennedy, davanti alla vista di quel mondo incantato desolatamente buio ed invecchiato, sospira sconsolato. La buona notizia è che dal 26 luglio la magia tornerà ad animare il fantastico mondo di Edenlandia, l’annuncio è stato dato dall’amministratore unico di New Edenlandia Gianluca Vorzillo. Il parco sarà un mix di antico e nuovo ed ospiterà anche spettacoli live. Insomma, non resta che contare i giorni, nella speranza di riassaporare vecchie emozioni e vecchi sapori. Ci riferiamo, ovviamente, alla mitica graffa che si poteva consumare all’interno del parco e che, come annunciato, sarà possibile gustare ancora oggi, sulla scorta della vecchia ricetta rielaborata a cura di Casa Infante.