Ormai i piatti più succulenti e calorici sono definitivamente archiviati. Per riassaporarli sarà naturale attendere il primo fresco autunnale. Con il solstizio d’estate, che cade il 21 giugno, è aperta ufficialmente la bella stagione e la corsa alle vacanze. Sole, mare e piatti light ci faranno compagnia per alcuni mesi, fino alle prime piogge della prossima stagione. E in questo periodo, a tavola, inizia a prendere valore e consistenza l’uso del piatto unico. Una pietanza che prevede più elementi e rimane leggera al tempo stesso, dando il senso di sazietà e la giusta gratificazione al palato. Piatti unici che sostituiscono l’intero pranzo, comprendendo vari ingredienti, accompagnati a volte dalla pasta o dal riso che si trasformano in principesche e saporite insalate. E sono proprio le insalate le vere protagoniste del periodo, in ogni angolo del pianeta, con un’infinità di varianti. Ma è soprattutto nel mediterraneo che abbiamo la più gustosa e interessante varietà di insalate grazie ai meravigliosi ortaggi tipici di tutta l’aera del sud Europa e nord Africa. Il rosso e giallo dei peperoni, il verde del basilico, della lattuga e delle olive, il rosso fuoco dei pomodori, il bianco dell’aglio, il ramato della cipolla e le infinite tonalità del giallo arancio della frutta, rappresentano, dalle nostre parti, i mille colori dell’estate. Le mille sfumature che madre natura ha messo a disposizione nella stagione più bella e calda dell’anno. Si perché la terra su cui viviamo ha pensato proprio a tutto. Anche ad indicarci, con i suoi prodotti di stagione, cosa e come mangiare rispetto al clima del periodo. E se nei giardini e nelle campagne sono pronti ortaggi e frutta significa che questo è il tempo giusto per preparare gustose e leggere insalate che aiutano ad affrontare meglio il caldo torrido di questi giorni. Ingredienti naturali che non subiscono cotture o stravolgimenti e che ci aiutano ad idratare il corpo e donargli la giusta energia ricca di vitamine e senza grassi. Non a caso quella delle insalate è una lunga tradizione che coinvolge tutti i popoli del Mediterraneo: ad iniziare dai contadini del sud Italia che hanno inventato grandi insalate (come quella di patate e fagiolini, le caponate con pomodori o insalate che prevedono il tonno, le acciughe e le olive nere) fino ad arrivare a quelli del Marocco che consumano il cus cus vegetale, passando per i pescatori greci che alternano al pesce le tante insalate a base di ortaggi, verdure con l’immancabile feta (formaggio nazionale), senza dimenticare gli spagnoli ed il loro gazpacho che è un trionfo di pomodori aromatizzato con verdure. Insomma, una miriade di insalate finite nei ricettari internazionali e che costituiscono il cibo preferito d’estate, soprattutto come piatto unico che sazia e nutre senza appesantire. Ma se gli ingredienti principali sono comuni a tutto il mediterraneo, la differenza tra nazione e nazione è costituita dagli aromi e dalle erbe spontanee che caratterizzano i vari territori e dal condimento. E’ cosi che nei paesi del Maghreb sono inconfondibili il cumino, il coriandolo e lo zafferano o l’accento piccante dell’harissa, una sorta di maionese che accompagna piatti ed insalate. Mentre tra Grecia, Italia e Spagna troviamo, pinoli, noci, mandorle,finocchietto, basilico, rosmarino e tante altri aromi con l’olio d’oliva che la fa da padrone. Anche se in Grecia dal versante dei Balcani c’è lo yogurt che condiziona il condimento. Dunque, una grande varietà dove non c’è regola fissa e la fantasia più sfrenata è l’unico ingrediente essenziale per preparare colorate e gustose insalate, magari aggiungendo pezzi di frutta in onore alla tradizione esotica che arriva dai Tropici e dal centr’Africa.