I Vini di Indovino: il sommelier recensisce un bianco di straordinaria eleganza

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Terre del Volturno IGT, Polveri della Scarrupata, Nanni Copè, 2016
Una vita, tante vite! È questa la metafora che sintetizza un piccolo-grande Vigneron, che fa della passione per il vino la ragione di una metamorfosi professionale: da manager di grandi aziende a produttore di vino, con la meticolosità che lo contraddistingue, passando per le cattedre dei corsi di formazione per Sommelier (dopo esser stato al di là dei banchi), per le redazioni di guide e riviste di settore, ed i filari dei vigneti di mezza Europa. L’amicizia di due suoi conterranei, Peppe Mancini e Manuela Piancastelli, gli ha consentito di passare dall’alto lato della barricata, mettendo mano su uno dei vigneti più vocati di Castel Campagnano, per produrre un vino eslusivo dal 2007: il “Sabbie di Sopra il Bosco”. La consapevolezza di poter produrre un grande bianco l’ha spinto poi alla realizzazione di una seconda etichetta in casa Nanni Copè, il “Polveri della Scarrupata”, alla sua 2° edizione con il millesimo 2016. È ottenuto prevalentemente da Fiano, con saldo di Asprinio e Pallagrello Bianco, fermentati in acciaio e maturati in barrique e tonneaux per 1 anno. Nel calice è tinto di un oro vivido, che scorre lento e composto nelle roteazioni del calice. Ha un naso esplosivo, fruttato in primis, di susine mature, di albicocche e pompelmo, poi si apre su profumi di miele di acacia, di mimosa, camomilla, citronella, ed accenni salmastri, affumicati, minerali e di pepe bianco. Il sorso è pieno, largo, caldo, morbido ed avvolgente, puntualmente sostenuto da una vitale freschezza, e completato da una sapiditá che lo rende stimolante e lo accompagna in una chiusura di bocca dai lunghi ritorni fruttati e salmastri. Un bianco d’eccellenza, con una lunga prospettiva futura, che berrei con un trancio di Ricciola grigliata, con crema di zucchine e zucchine alla scapece, condite con una salsa all’aceto di vino rosso invecchiato: servendolo in un calice piuttosto voluminoso e dal bevante leggermente più stretto, ad una temperatura di servizio che va mantenuta intorno ai 10°C.                                                 RUBRICA A CURA DI ANTONIO INDOVINO , Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia, Degustatore Ufficiale e Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina