“Non è morto per choc termico o per il masso che gli è caduto addosso, ma per soffocamento il fuggiasco trovato nelle scorse settimane a Pompei”. Lo annuncia all’ANSA il direttore del parco archeologico di Pompei Massimo Osanna, che sottolinea i continui e interessanti sviluppi degli scavi in corso nell’area archeologica. A settimane di distanza dal ritrovamento all’angolo di Vicolo dei Balconi dello scheletro di quello che è stato definito l’ultimo fuggiasco, anticipa l’archeologo, “abbiamo appena trovato anche il teschio, perfettamente conservato e con la bocca spalancata in modo impressionante”, cosa che “ci fa pensare che il pover’uomo abbia avuto una morte veramente orribile”. Il reperto è stato portato ora in laboratorio, dove gli esperti del team di scavo lo stanno esaminando. Uno studio, aggiunge, è ancora in corso sullo scheletro che risulta avere delle costole schiacciate, “vogliamo capire se sono i segni di contusioni”. “Bisogna uscire dal pudore di non scavare più a Pompei. Non si potrà fare tutto perché sono 22 ettari e ci vorrebbero generazioni. Ma a Pompei lo scavo deve essere lento e sistematico ma permanente” dice ancora Osanna. “Hanno scavato tanto nel 1700 e nel 1800 ma non avevano le nostre capacità e i nostri mezzi. Il Vicolo dei balconi, ad esempio, ci sta dando informazioni e soddisfazioni incredibili. Dobbiamo scavare recuperando dati che non sono mai stati trovati, è un nostro dovere continuare a farlo legandosi ad aspetti di tutela” aggiunge.