La Guida di Slow Food conferisce il premio di Grande Birra alla Paliat di Kbirr di Napoli

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Kbirr nasce nel 2015 da un progetto di Fabio Ditto, general manager di Loco for Drink, grazie alla collaborazione con il maestro birraio Achille Certezza e con l’intento di produrre birre con una forte identità territoriale. Slow Food, da sempre attento a far conoscere le eccellenze italiane della birra, ha premiato Kbirr con il prestigioso premio di Grande Birra attribuendolo alla Paliat, una Imperial Stout creata con materie prime di alta gamma (dai malti tostati al luppolo). La birra ha un’elevata gradazione alcolica di oltre 9° che scuote piacevolmente, ma intensamente, chi la degusta. Paliat nel dialetto napoletano si traduce, infatti, in solenne bastonata, picchiare con forza. Nell’etichetta è raffigurato un mastino napoletano. Le grandi birre sono per Slow Food prodotti da non perdere, da assaggiare una volta nella vita, di grande espressività. Le grandi birre sono quei prodotti qualitativamente ineccepibili e di grande costruzione. Questa la menzione del premio: “la complessa miscela di aromi regala sfumature di liquirizie e cacao. Il primo assaggio è poderoso morbido e caldo. Le note del cacao si miscelano con quelle del caffè e dei frutti rossi sotto spirito. Nel finale appare la liquirizia che dona sensazioni fresche con la complessità della leggera acidità data dai malti scuri”. “KBirr è un omaggio alla mia città”, spiega Fabio Ditto napoletano e fine conoscitore e importatore di birre, che un anno fa ha iniziato a produrre KBirr con l’idea di creare una birra che fosse 100% napoletana. “Questo riconoscimento mi rende orgoglioso e mi da la carica per impegnarmi ancora di più e per offrire delle birre con una forte personalità, equilibriate e tutte accumunate dalla stessa anima. Oltre alla Paliat Kbirr produce Natavot, una lager fresca e leggera, Jattura una Scotch Ale e #CUOREDINAPOLI, American Pale Ale. “Le birre Slow sono prodotti iconici, diventati o che diventeranno punti di riferimento per il mondo della birra italiana. Sono le birre- dicono i curatori Luca Giaccone e Eugenio Signoroni- che sceglieremmo se dovessimo riassumere cosa sta succedendo in Italia in questo momento (birrariamente parlando)”.