Confermati gli arresti domiciliari senza braccialetto elettronico per l’ex sindaco di Scafati Aliberti

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Inammissibile il ricorso della Procura Antimafia: Aliberti resta senza braccialetto elettronico ai domiciliari. E’ quanto deciso dalla Corte di Cassazione ieri sera a capo di una camera di consiglio durata qualche ora. Il procuratore generale aveva invece accolto la richiesta dell’Antimafia di Salerno per l’aggravamento della misura sugli arresti domiciliari di Pasquale Aliberti. «Deve essere monitorato con il braccialetto elettronico». A decidere però sulla nullità del ricorso presentato dal Procuratore Aggiunto della Dda salernitana Luca Masini e dal pubblico ministero Vincenzo Montemurro sono stati i giudici ermellini dopo la discussione degli avvocati (Aliberti era difeso dagli avvocati Aricò e De Caro) e a tarda sera hanno emesso la sentenza. Che non vi fosse la necessità di trattenere Aliberti in carcere a Fuorni, in seguito alla misura cautelare decisa dai giudici della Cassazione a fine gennaio, lo aveva già stabilito con una propria ordinanza il gip di Salerno, Giovanna Pacifico. All’ex sindaco erano stati concessi gli arresti domiciliari fuori Regione, ma doveva portare braccialetto elettronico per un continuo monitoraggio della sua posizione.