Campi Flegrei Piedirosso DOC, Cantine del Mare, 2015
Ci troviamo a Monte di Procida, a fianco al Lago Miseno, affacciati sul Golfo di Napoli: quasi a toccare con mano l’isola dell’arcipelago campano che dà il nome al promontorio. Qui nel 2003, una coppia di imprenditori, Gennaro Schiano e sua moglie Sandra, hanno dato vita ad una nuova realtà vitivinicola nella parte più ad est del comprensorio. Dapprima hanno ristrutturato un antico cellaio in tufo, nel quale è stata ricavata una piccola cantina, poi si è lavorato nella vigna adiacente al casolare, riqualificando quelle vecchie “pergole puteolane” che hanno dato vita, proprio nel 2003, alle primissime bottiglie di Falanghina e Piedirosso. I risultati incoraggianti, a dispetto dell’annata avversa sul piano climatico, sono stati uno sprono ulteriore per Gennaro e Sandra, che hanno deciso così di estendere ulteriormente il loro vigneto, rivalutando un vero e proprio anfiteatro naturale affacciato sull’isola di Procida. Successivamente si sono aggiunte altre vigne a Bacoli (Bellavista) ed a Pozzuoli, più precisamente a Cigliano, incastonate tra i boschi che contornano un vecchio cratere ormai spento. Dal 2004 c’è stata la supervisione di Maurizio De Simone, che ha poi ceduto il testimone a Davide Biagiotti, entrambi coadiuvati dallo stesso Gennaro, omnipresente nella trasformazione delle uve, e nella gestione diretta e meticolosa degli 8ha di vigne. Quest’oggi vi parlo del suo Piedirosso “d’entrata”, vinificato in acciaio per il 70%, mentre la parte restante matura in botti grandi per 12 mesi. Tinto di un vivido color rubino non molto fitto, al naso colpisce per i profumi affumicati, speziati e di sottobosco, impreziositi da profumi di amarene, mirtilli e di geranio. Il sorso è incentrato sulla piacevolezza di beva, sulla freschezza e sulla sapidità, ammorbidite dal tocco legnoso che ha ben rifinito la stuzzicante trama tannica e caratterizzato la chiusura di bocca con lievi rimandi speziati. Un rosso da apprezzare tra i 14 ed i 15°C con un Pollo alla Cacciatora.