Da cibo degli Dei ai dolci al cioccolato: la storia di una grande e golosa passione
Morbido, cremoso, a tavolette, fondente o al latte: comunque una coinvolgente passione. Una bontà che può sconfinare in una dolce ossessione. Buono per tirare su, è ritenuto anche un ottimo antidepressivo, il cioccolato è un alimento democratico che mette d’accordo tutti. Negli ultimi secoli di storia umana resta l’alimento dolce più amato, conosciuto e diffuso del pianeta. Da quando è stato importato dal sud America (siamo intorno al 1500) si è impresso nei cuori dei golosi di ogni età e ceto sociale. Tanto che l’inflessibile Papa Pio V, consentì, che durante i periodi di digiuno quaresimali, si potesse consumare una tazza di cioccolato al giorno e Maria Antonietta, moglie di Luigi XVI, viaggiava sempre con il suo cioccolataio personale. Mentre, si narra che Voltaire ne bevesse una dozzina di tazze al giorno. E poi basta pensare a quanto sia stata importante, per la generazione del boom economico in Italia, la Nutella. La grande invenzione di Pietro Ferrero che la preparò per la prima volta nel 1946 creando una crema di cioccolato e nocciole ad uso dei pasticceri di Alba. Ma dal 1964 essa è divenuta un successo planetario che continua ancora a conquistare adulti e bambini. La storia del cacao parte da lontano, tracce della sua esistenza, nella zona del Rio delle Amazzoni, risalgono a 8000 fa. Sicuramente intorno al 1000 a.C. la pianta di cacao veniva coltivata dai Maya. Cibo degli Dei per quegli antichi popoli, il cacao è stato oggetto, nei secoli, di guerre commerciali che ancora oggi sono alla base dello sfruttamento dei contadini poveri del centro e sud America. Dal 1500 alla fine del 1700 è stato gustato solo in forma liquida. Il primo cioccolatino solido, così come lo conosciamo oggi, nasce nel 1820 a Torino per opera di Doret. Poi nel 1852 sempre a Torino il pasticcere Prochet mischia cacao e nocciole tritate e tostate inventando la pasta “Gianduia”. Intanto in Svizzera iniziano ad includere il latte tra gli ingredienti per la preparazione di tavolette di cioccolato. I pionieri sono Henri Nestlé e Rudolph Lindt. Oggi il cacao (in polvere o in burro) è alla base di preparazioni dalle mille varianti. Un apoteosi per il palato che soccombe sotto il gusto di cioccolatini, praline, torte, gelati, e gli infiniti dolci al cioccolato, “Sacher” su tutti. . Oggi il cacao (in polvere o in burro) è alla base di preparazioni dalle mille varianti e sempre di più viene usato nell’alta cucina per creazioni gourmet. Gli chef dei ristoranti che propongono una cucina più creativa hanno spesso in carta uno più piatti che tra gli ingredienti prevede il cacao o il cioccolato. E proprio in questi giorni a Sorrento si terrà un goloso appuntamento tutto dedicato al cioccolato. Da giovedì 8 a domenica 11 marzo in piazza Angelina Lauro si terrà Chocoland, la più importante rassegna del Sud Italia. L’appuntamento con la kermesse che raccoglie da anni gli appassionati e le principali realtà produttive del settore da ogni regione, è organizzata con il patrocinio del Comune di Sorrento e dell’assessorato alle attività produttive. Per quattro giorni più di 25 casette in legno con maestri cioccolatieri esporranno al pubblico sorrentino e ai turisti le tante specialità di cioccolato. Oltre agli stand artigianali, protagonisti saranno anche l’arte e l’intrattenimento. Tra gli appuntamenti previsti, infatti, ci saranno i laboratori gratuiti del maestro Antonio Vanacore, che coinvolgeranno studenti e visitatori, live performance, show cooking aperti al pubblico e curati da grandi maestri pasticcieri e, per i più piccoli, gli spettacoli dei burattini del maestro Mario Ferraiolo. Non mancheranno i “testimonial” Gennarino il Cremino e Titina la Pralina, le dirette facebook di Cioccolativù condotte da Lino D’Angiò e i live della web tv Netnapoli.