Ischia Per’ e’ Palummo DOP, Tommasone, 2016
Ci troviamo a Lacco Ameno, sul versante nord dell’Isola D’Ischia. Nonostante il boom del turismo negli anni ’60 abbia portato ad un calo drastico della superficie vitata i Monti, ormai vignaioli da 5 generazioni, hanno conservato e portato avanti la tradizione vitivinicola. Tommasone negli anni ‘50 era dedito soprattutto alla produzione ed alla vendita del vino sfuso, ma con la sua morte nel 1980 la cantina andò in disuso poiché il figlio Antonio emigrò in Germania, a Colonia, dove ha messo su famiglia ed aperto un ristorante nell’87. Alla fine degli anni ’90 Antonio eredita la cantina e 4ha di vigna ma il ristorante in Germania gli impedisce di prendersene cura personalmente, pertanto, la figlia Lucia decide di specializzarsi in viticoltura ed enologia, e torna sull’isola per riprendere la tradizione familiare dopo una battuta d’arresto di 20 anni. Tutto il vigneto è stato da lei reimpiantato con una concezione moderna e la cantina, opportunamente rimodernata, nel 2004 ha vinificato le uve che hanno portato nel 2005 alla commercializzazione delle prime 15000 bottiglie di Pithecusa Bianco e Rosso. Da lì è iniziata poi una escalation che ha portato alla rivalutazione di altri 8ha di vigne abbandonate, prese in affitto, che tutt’oggi Lucia gestisce con l’aiuto del marito: curando personalmente la parte agronomica ed enologica dell’azienda. Ho avuto la fortuna di provare il suo Per’ e’ Palummo 2016, ottenuto da Piedirosso in purezza, vinificato esclusivamente in acciaio dove matura per 5 mesi prima dell’imbottigliamento. È tinto di una vivida e compatta veste rubina, con un naso che profuma di amarene, violette ed alloro. In bocca è schietto, morbido, succoso, fresco, con un tannino morbido ed appena percettibile, ed una chiusura piacevolmente sapida in cui ritornano le note fruttate. Un vino godurioso se abbinato a del Salame o della Salsiccia essiccata, ma che d’estate berrei molto volentieri in abbinamento a delle Penne alla Siciliana, magari leggermente fresco!