Il 17 febbraio i Carabinieri di Pompei, guidati dal Maresciallo Capo Tommaso Canino, nel contesto di predisposti servizi tesi a contrastare i furti ed il riciclaggio di autoveicoli, ha proceduto all’arresto, in flagranza di reato, del 30 enne T.M., di Castellammare di Stabia, responsabile di riciclaggio di un veicolo rubato. In particolare il predetto è stato sorpreso mentre, alla guida di un furgone, usciva da un deposito ubicato nella zona periferica di Pompei, con all’interno il telaio sezionato di una Nissan Juke di colore bianco. Ispezionato il capannone, adibito ad officina meccanica, i militari rinvenivano all’interno, dei pezzi dell’autovettura già smontata unitamente ad altre parti di veicoli. Gli accertamenti consentivano poi di accertare che il predetto, certamente unitamente ad altri complici, aveva smontato l’autovettura in argomento, poi tagliato il telaio, che aveva poi caricato nel furgone per disfarsene. Gli accertamenti consentivano di verificare che l’autovettura era compendio del reato di furto commesso la notte precedente in Somma Vesuviana. I Carabinieri di Pompei hanno pertanto proceduto al sequestro dell’auto officina meccanica e degli attrezzi in essa contenuti, nonché alcuni veicoli, tra cui il furgone al cui interno è stato rinvenuto il telaio già tagliato. Inoltre all’interno del capannone sono state trovate varie centraline elettroniche smagnetizzate, utili per mettere in moto autovetture codificate, nonché due dispositivi elettronici chiamati in gergo “Jammer Raptor” ovvero disturbatore di frequenze che impedisce a qualsiasi dispositivo che trasmette nelle frequenze delle sue 8 bande, di comunicare (trasmettere e ricevere) (cellulari, smartphone, localizzatori GPS, router Wifi e tanti altri dispositivi).
L’arrestato è stato condotto, su disposizioni dell’Autorità Giuduziaria, nel carcere di Poggioreale. Nella mattinata odierna il GIP ha convalidato l’arresto eseguito disponendo gli arresti domiciliari in Castellammare di Stabia.