Michele viene da una famiglia di artisti. Originario di Poggiomarino, in provincia di Napoli, Michele cresce sentendo parlare di danza, sempre e comunque. “Un destino già segnato” lui dice, una passione a cui si è avvicinato per curiosità, studia danza fin da piccolo e comincia a danzare e a diventare un buon “partner” in balletti e passi a due. Dal palcoscenico si sposta dietro le quinte e nasce “BodyVoice” un brand di un ballerino destinato a ballerini.
1) “BodyVoice” cos’è, quando e come nasce?
“BodyVoice” è tutto me stesso, è un brand che nasce a caso, da una scommessa fatta con gli amici, ma soprattutto mia personale. E’ un marchio di articoli per la danza, dietro vi è tanto del mio percorso artistico. La curiosità mi ha guidato sin dall’inizio, ma soprattutto la volontà di andare a fondo in un mondo di cui conoscevo solo un lato. Le idee le avevo ma non avevo i mezzi, una sorta di capitano senza nave! Sono stato fortunato ad incontrare persone che hanno accolto le mie iniziative, mi hanno guidato e sopratutto supportato. Spesso i ballerini non vengono compresi al 100 per cento nelle sartorie teatrali, non per incapacità ed incompetenza dei modellisti, sarti o chiunque vi lavori ma più che altro perché non capiscono quanto sia importante avere dei costumi comodi durante le esibizioni
2) Come hai organizzato tutto a partire dalla creazione del marchio?
Per fortuna, ho una mente preposta all’organizzazione e all’ordine, e questo mi ha aiutato, e in alcuni casi mi “salva” dalle mille insidie che trovo sul mio percorso. E’stata comunque una crescita graduale, con il tempo è sempre tutto più chiaro, e ancora oggi sono in via di organizzazione definitiva! Comunque si tratta di un progetto che nasce da me e sviluppato da me, senza nessun tipo di aiuto, e quindi è giusto che sia fatto con accuratezza. L’idea del marchio era già presente sin da subito ma ho aspettato qualche anno prima di registrarlo definitivamente! Ad oggi BodyVoice è un marchio registrato all’ufficio brevetti, ed io ne sono fiero e orgoglioso, perché è come un figlio che cresce ogni giorno di più
3) Oltre a “BodyVoice” di cosa ti occupi?
Ovviamente oltre a questo figlio da crescere, mi occupo di altro! Lavoro in un’azienda napoletana, ovviamente che vive di danza al 100%, mi occupo di marketing ma spesso mi ritrovo in sala, ad imparare e qualche volta a dare qualche piccolo consiglio ad allievi e piccoli ballerini che ora si stanno affermando!
4) Riesci a conciliare le due attività, se pur entrambe ineriscano il mondo della danza?
Conciliare le attività mi risulta semplice, sicuramente in alcuni periodi della stagione sono abbastanza sfinito, e mi rendo conto che non sia facile per chi mi è vicino, ma riesco per fortuna quasi sempre a farmi perdonare da tutti!
5) Quando hai capito che la tua idea avrebbe avuto successo?
Conoscendomi, sin da subito mi son detto: ci riuscirò. Però devo essere onesto, ancora oggi quando mi chiedono qualcosa di particolare, accetto, e la prendo come una sfida; è una partita da portare a casa con la vittoria, e quando poi il risultato è positivo, e chi indossa quella cosa è felice, sono colmo di gioia perché son riuscito a entrare nell’idea e a renderla reale; in quel momento mi chiedo allora il progetto può funzionare? E’sempre una domanda più che altro e mai un’affermazione! Infondo BodyVoice nasce da un sogno, per i sogni di chi indossa abiti meravigliosi!