Furto al cimitero comunale, razzia di oggetti in rame. Ingenti i danni. Morti e morti di fame. I primi riposano eternamente in un loculo funebre, i secondi rubano i loro portavasi e immagini sacre in rame. «In tanti anni mai nessuno si era permesso di profanare il luogo sacro dove riposano i nostri cari. E’ una vergogna, dove andremo a finire?». La signora Teresa è arrivata di buon mattino a far visita al marito. E’ rimasta però con il mazzetto di fiori in mano, mentre attorno è un mare di ori gettati a terra. Scomparso il portavaso della lapide del congiunto, e la stessa cosa è capitata a decine e decine di altri loculi. (Da Metropolis)