Di ritorno dall’ultima missione, l’associazione GMAnapoli ha mandato a segno un’altra grande vittoria: l’avvio di un percorso scolastico all’interno del carcere femminile di Shashamane per i bambini delle donne recluse. Il Coro femminile della comunità luterana si esibirà martedì 12 dicembre per la raccolta fondi in favore di questi nuovi scolari (per vestiti, materiale scolastico e altro) con un programma natalizio di repertorio vario, non solo sacro e non solo italiano. L’associazione è stata entusiasta nel trovarsi affiancata da un’istituzione, quale il coro luterano, che si è mostrata da subito disponibile al gesto filantropico, mettendo a disposizione la propria chiesa. (la locandina del concerto, di fianco, clicca per ingrandire) Per l’occasione si esibirà la pianista Valentina Ambriosania: è la sorella di Norma, ragazza scomparsa prematuramente a cui è intitolata la casa famiglia dei bambini di Shashamane, gestita da GMA e costruita grazie alla donazione della sua famiglia. Si aggiunge alla raccolta una lotteria con in palio manufatti etiopi e prodotti natalizi; è possibile acquistare i biglietti richiedendoli ai contatti GMA.
La maggior parte delle donne africane recluse si trova in carcere per ribellione ai mariti, in una società profondamente patriarcale per cui la donna è una macchina per fare figli. Si parla di una realtà che in fondo non possiamo nascondere abbia non poco a che fare con la nostra: rimane analogo il sostrato maschilista di cui solo oggi nel mondo “civile” pare prendiamo atto a tutti i livelli, con le iniziative contro la violenza e la reificazione femminili. Le donne africane portano con sé i figli, che vivono con loro nella prigione. Durante la serata del concerto dei video girati in loco mostreranno le condizioni di vita dei bambini in carcere, materiale che durante i precedenti sopralluoghi per i volontari non era stato possibile neanche raccogliere liberamente: si alterneranno voci dei piccoli e interviste alle donne. Si tratta di minori che non serbano ricordi del mondo di fuori, al punto che quando gli si chiede l’età, non sanno rispondere e non sanno dire da quanto tempo siano lì dentro. Non hanno un’identità, per questo è importante che ora vi sia uno spazio dedicato proprio a loro. Il primo obiettivo dei volontari consiste, dunque, nel far comprendere a donne che soffrono una condizione di minorità quanto sia importante per i propri figli avere un’istruzione. Le mamme hanno aderito con entusiasmo da subito, accompagnando i bambini nelle stanze sgomberate per i loro banchi e sedioline. Così le lezioni sono cominciate, ventisette allievi con una maestra che si recherà in classe quotidianamente; come è già di prassi per il GMA, il personale, maestri e presidi delle scuole sono della zona. (Nel video allegato, un estratto dai reportages dei volontari).
Per approfondire su notizie, audiovideo e storia riguardo al GMA, per informarsi su come poter adottare a distanza o fare donazioni, è possibile consultare gli altri articoli usciti su questo giornale a proposito dell’associazione ( http://www.obiettivonotizie.it/?s=gma)oppure visitare il sito: http://www.gmanapoli.org/