“La cantata dei pastori” significa per Napoli ciò che i cicli delle tragedie incarnavano nell’Atene antica: è sempre possibile rimescolare le carte delle opere-icona di un popolo, perché il materiale originario con cui sono esse stesse costruite fa parte del suo dna, dei suoi racconti e delle sue tradizioni. Così, Sofocle, Euripide o Eschilo potevano trattare secondo una personale prospettiva le storie troiane o greche come ognuno a Napoli può mettere in scena la propria “Cantata dei pastori” senza che nessuno possa sollevare l’esistenza di un copyright.
Certo, ormai da decenni è Peppe Barra ad essersi conquistato un posto d’onore nella rappresentazione dello spettacolo natalizio. Con le musiche di Roberto De Simone e Lino Cannavacciuolo, il ritmo della “Cantata” aveva assunto una veste filologica, con sonorità prese dall’intera storia di Napoli ma non esclusi accenti contemporanei. (nel video, la versione teatrale di Peppe Barra:
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Carlo Faiello sceglie un’altra via, stavolta per una “Cantata” in forma di concerto: le vicende della natività e della lotta tra bene e male sono variamente declinate a seconda delle fonti: le canzoni di Carlo Faiello, le parti recitate in italiano, le musiche di Roberto De Simone, brani tradizionali, l’Ave Maria di Fabrizio De Andrè, canti sacri di S.Alfonso Maria De Liguori… “Da sei anni alla Domus Ars di Napoli proponiamo per il Natale La Cantata, ogni anno, però, sempre diversa” – spiega Carlo Faiello – “Quest’anno, per il debutto ad Ottaviano, ho scelto un allestimento più minimale e essenziale optando per la Forma Concerto e, visto che la facciamo in una chiesa, trovo che alleggerita da scene e costumi restituisca uno spettacolo più suggestivo”. (nel video in basso, lo spettacolo alla “Domus ars”). Lo spettacolo approda ad Ottaviano grazie alla collaborazione di Rosa Carillo Ambrosio, promotrice culturale che collabora gratuitamente con lo staff del Sindaco.
Faiello affida all’attrice / cantante Antonella Morea (storica lavandaia de “La gatta cenerentola” di De Simone, frequente primadonna del Maestro e ora anche volto di spicco di “Casa surace”) il ruolo della voce recitante per narrare la storia di Giuseppe e Maria che vagano per le campagne di Betlemme alla ricerca di un riparo, ostacolati dal perfido Belfegor e protetti dalla spada divina dell’Arcangelo Gabriele.
Sul palco si esibiscono pure Fiorenza Calogero, Pietro Quirino, Mimmo Maglionico e il Quartetto Santa Chiara Orchestra: Arcangelo Caso / Violoncello, Martina Mollo / Fisarmonica, Marcello Vitale / Chitarra, Mimmo Maglionico / Strumenti a fiato.
Appuntamento Venerdì 22 dicembre, con inizio alle 20, presso la Chiesa di San Giovanni Battista ad Ottaviano.
Lo spettacolo:
Si allega l’intero programma natalizio di Ottaviano (clicca per ingrandire):