“Gentile Presidente Paolo Gentiloni,
a scriverle è un imprenditore di Scafati, città la cui Amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni camorristiche, che ha svolto il ruolo di consigliere comunale. Le mando questa lettera per denunciarle il silenzio assordante delle istituzioni italiane, quelle di cui lei è uno dei massimi esponenti, in merito alla vicenda dell’azienda Artecarta di Scafati. La ditta, eccellenza nella produzione di confezione di contenitori per dolci in cartone, la settimana scorsa è stata oggetto di un incendio che l’ha distrutta completamente. Questo ha causato un danno di circa 5 milioni di euro per i titolari dello stabilimento e la perdita del lavoro per 54 dipendenti. In questa settimana solo pochi sindacalisti, altrettanti esponenti della politica locale e qualche parlamentare hanno deciso di interessarsi alla vicenda. Per il resto si è registrato solo il silenzio più assoluto. La vicenda è oggetto di un’inchiesta della magistratura di Nocera Inferiore, che sicuramente farà luce su quanto accaduto, ma serve dare risposte immediate a chi ha perso tutto: dipendenti e imprenditori. La Commissione straordinaria del Comune, nominata dal Presidente della Repubblica, non si è ancora espressa sul caso e non ha ovviamente disposto un piano di sgravi fiscali per i titolari dell’azienda colpita. Inoltre, sugli ammortizzatori sociali non si prevedono tempi brevi per i lavoratori. Ecco perché chiedo a lei di intervenire subito e dare un segnale di solidarietà a questi cittadini italiani, che però in quell’incendio, oltre ai loro sogni e alle loro speranze, sembrano aver perso anche i propri diritti garantiti dalla Costituzione.
Ecco perché, Presidente del Consiglio, le chiedo di fare presto. Scafati ha già perso tanto e non può fare i conti con l’ennesimo disastro. In un territorio come il nostro, la camorra e il malaffare non devono continuare a vincere. Per questo, mi auguro che il Governo da lei guidato dia un segnale immediato ai lavoratori e agli imprenditori di Artecarta.”
Saluti,
Angelo Matrone