I vini di Indovino: il sommelier recensisce la rinascita della Masseria Donna Candida

Pubblicità

Campania Fiano  IGP, Erba Bianca, Cautiero, 2015

Ci troviamo nel Frasso Telesino, sul versante occidentale del Parco Regionale del Taburno-Camposauro. È qui che nel 2002 Fulvio ed Imma danno vita all’Azienda Agricola Cautiero: compagni di vita in primis, ed indissolubilmente legati ai ricordi di quei momenti di convivialità durante le vendemmie in famiglia.
Così inizia un lungo e faticoso lavoro che porta alla rinascita della Masseria Donna Candida e dei suoi vigneti: alla realizzazione del loro sogno!
Con grande entusiasmo danno vita ad una piccola azienda a “misura d’uomo”, da condurre direttamente, ed in cui lavorare con le proprie mani in tutte le fasi: dalla vigna alla cantina. L’obbiettivo, sin dalle prime battute, è stato la produzione di vini di qualità nel rispetto dell’ecosistema vigna, motivo per cui ci si è adeguati nella scelta di varietà che potessero trovarvi un loro equilibrio e crescere senza forzature.
Con la consulenza agronomica ed enologica di Alberto Cecere, l’azienda vira definitivamente verso il biologico, integrandosi al contempo nell’ambiente circostante. La cantina, scavata nella roccia e rivestita di tufo, è stata realizzata in prossimità delle vigne per favorire la totale manualità nelle varie  fasi della lavorazione, soprattutto in raccolta.
Non solo vini però, visto che all’interno della masseria è stato ristrutturato anche un antico casolare settecentesco dove soggiornare e rilassarsi godendo della vista dei vigneti.
Quest’oggi vi parlo dell’Erba Bianca 2015, un Fiano vinificato esclusivamente in acciaio.
Vivido nel calice, si tinge di una calda tonalità paglierina dai riflessi dorati. Al naso il primo impatto è di mela golden, seguito poi da nuances di mandorla dolce, di miele di millefiori ed erbe aromatiche. Al sorso denota la sua compiutezza in un perfetto equilibrio, giocato su una leggera predominanza acida che da brio ad un vino che fa dell’immediatezza, piuttosto che della struttura, la sua chiave di lettura.
Un bianco da abbinare a 10°C ad un Filetto di Branzino al gratin.

RUBRICA A CURA DI ANTONIO INDOVINO , Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia, Degustatore Ufficiale e Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina