Domenica 29 Ottobre, alle 18 nella Casa del Pellegrino, avrà luogo “Storie di cibo – Ancient expo”, il progetto con cui il Forum dei Giovani di Pompei, partner del Forum di Santa Maria la Carità, ha vinto il concorso “Verso Nuovi Orizzonti”. Il fine è quello di dare uno slancio al futuro delle prossime generazioni riproponendo quei mestieri che possono essere una fonte primaria di guadagno e, quindi, aprire uno spiraglio verso il mondo del lavoro strettamente legati alla cultura locale. Pompei è lo scenario ideale per ripercorrere i luoghi della storia in tutte le sue sfaccettature. I giovani del Forum di Pompei hanno sfruttato questo aspetto trasformando in patrimonio collettivo le tradizioni e le identità culturali attraverso l’alimentazione e l’archeologia. Ogni cibo ha la sua storia, recente o antichissima. Una delle materie dell’archeologia è anche quella di trattare il rapporto tra uomo e cibo attraverso un racconto carico di interessanti informazioni sul costume, gli usi, la cultura di popoli antichi, che hanno lasciato una testimonianza del loro passaggio terreno anche attraverso le infinite peculiarità che ogni cibo,preparazione gastronomica o ingrediente racconta. “Storie di cibo” vuole offrire al pubblico la possibilità di far scoprire e gustare quelli che erano i sapori presenti sulle antiche tavole Pompeiane, proponendo i piatti, rivisitati in chiave moderna, degli archeochef del nostro territorio e i prodotti delle nostre aziende. L evento avrà inizio con una conferenza in cui esporanno il Professor Alfredo Carannante bioarcheolgo presso l’universitá di Cagliari e presidente di Crononauta- Archeocuina, lo chef stellato Paolo Gramaglia del ristorante “President”, Vincenzo Iorio presidente dell’associazione archeoteatro pompeiano, Pasquale Brillante sommelier e presidente dell’associazione “Gustó Campania”. Seguirà -A tavola con i romani- , seconda parte dell’evento, che prevederà l’allestimento di banchetti enogastronomici / degustativi a cura degli archeochef e delle aziende locali partecipanti e workshop curati da giovani archeologi dell’ Università di Napoli Federico II.
(Fonte Comunicato Stampa)