“Telecamere sul lungomare, corsi di autodifesa personale e dotazione di pistola elettrica Taser per tutti gli agenti della Municipale di Salerno. Le belle parole di solidarietà dei politici adesso servono a poco per quei colleghi che sono stati aggrediti e, per sempre, non potranno dimenticare quei momenti interminabili”. Donato Salvato, segretario generale della Federazione poteri locali della Uil di Salerno, non usa mezze misure per commentare l’episodio di violenza avvenuto sul lungomare della città capoluogo e ha visto malmentati due poliziotti del Comando municipale di Salerno. “Oltre le parole servono i fatti. In primis a partire dalle nuove assunzioni, che servono subito per svecchiare un Corpo che anagraficamente ha un’età media davvero alta. Il Comune di Salerno deve concretizzare quanto affermato negli ultimi giorni, perché dei lavoratori non possono pensare di essere aggrediti solo perché tentano di fare il proprio dovere”. Poi la questione si sposta sul tema nazionale. “Il decreto ministeriale 145 del 1987, quello che regolamenta l’armamento in dotazione alla polizia municipale, deve cambiare. Da tempo, come sindacato, lo chiediamo al Governo. Non si può pensare che ci siano agenti di serie A e serie B. Quelli della municipale svolgono un lavoro delicato, soprattutto a Salerno”. E quì l’appello al Comune guidato dal sindaco Enzo Napoli: “Era il 2007 quando l’allora primo cittadino Vincenzo De Luca dotò di manganelli i vigili urbani di Salerno. Ora bisogna andare oltre. L’Ente installi delle telecamere sul lungomare, per monitorare chi non rispetta la legge, dia la possibilità ai suoi lavoratori di prendere parte a corsi di autodifesa, visto anche la collaborazione con associazioni che già offrono servizi gratuiti alla cittadinanza in collaborazione il Comune, e doti tutti gli agenti della Municipale di pistola elettrica, che trasmettono impulsi in grado di immobilizzare temporaneamente la persona che in quel momento è fonte di pericolo. Non servono le richieste roboanti, ma semplice programmazione”, ha concluso Salvato.
Solidarietà agli agenti salernitani è arrivata dal segretario confederale della Federazione poteri locali della Uil di Salerno, Gerardo Bracciante. “C’è una recrudescenza delle attività criminose e la tutela del territorio non può essere lasciata ai pochi agenti di polizia municipale. E’ del tutto evidente che debba essere rivista l’organizzazione dell’intero Corpo, distribuito attualmente in tre turni lavorativi e riducendo, così, notevolmente il numero di agenti adibiti alle attività di controllo. L’episodio assume maggiore rilevanza perché gli agenti , pur essendosi qualificati, sono stati oggetto di aggressione forse proprio in dispregio della funzione da loro ricoperta”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche i delegati sindacali della Polizia municipale di Salerno della Uil, Ciro Carbonaro e Achille Pironti: “Esprimiamo preoccupazione e sdegno per quanto accaduto. Ai colleghi va il nostro sostegno e la piena solidarietà”, hanno detto. “Quanto verificatosi è la prova che, a nostro avviso, la città non è adeguatamente controllata, al punto che i delinquenti possono agire indisturbati. E’ inutile sbandierare, a mo’ di spot pubblicitario, statistiche di reati in diminuzione. Le attività criminose non si combattono con i numeri ma con più uomini e mezzi sulla strada”.