30 artigiani della pizza napoletana al lavoro per raccogliere fondi per “Magnà”, il laboratorio di disegno alimentare della Casa dei Cristallini, associazione che dal 2002 si occupa di minori e famiglie nella parte più interna e difficile del Rione Sanità, nel cuore di Napoli.
L’idea è della Inpact e della giornalista enogastronomica campana Monica Piscitelli,: le pizze dei Maestri della pizza coinvolti, sia servite al tavolo che da asporto nell’innovativo e salubre contenitore a prova di chilometri e intemperie della azienda di Diego Rubino e Fabio Ditto, e reso unico dalla progettazione dei piccoli designer del Rione, finanzieranno i progetti a favore dei bimbi. L’iniziativa prende il via il primo settembre e andrà a oltranza fino al 29 ottobre prossimo, giorno di presentazione, da parte della Inpact, del progetto a Host 2017.
3000 “box d’arte”, frutto della galoppante fantasia dei bimbi della Associazione napoletana, conterranno altrettante pizze in arrivo nelle case degli italiani che sceglieranno la “Pizza Magnà”, ideata dagli artigiani coinvolti.
“La Casa dei Cristallini si occupa di minori e famiglie nella parte più interna del rione Sanità. Quando il parroco nel 2001 arrivò nel Rione Sanità racconta di essere rimasto profondamente colpito da quelle che erano le «ali estreme» dei Cristallini e di San Gennaro dei Poveri, zone che non fanno propriamente parte della Sanità, ma sono accorpate al suo cuore, già scisso fra la basilica di San Severo e quella di Santa Maria. Poverissime, rappresentano il ghetto nel ghetto, l’humus ideale per una microcriminalità diffusa. E’qui che operiamo dal 2002 ed è da qui vogliamo creare un ponte con il mondo dei professionisti del food per autofinanziarci” racconta Gina Bonsangue, vicepresidente della Associazione Casa dei Cristallini
“Quando Monica Piscitelli mi ha parlato dell’idea di sviluppare l’aiuto tangibile per il progetto Magnà per la casa dei Cristallini, ho avuto immediatamente la spinta emozionale di aiutare, nel mio piccolo, i ragazzi che l’Associazione accoglie. Imbastita l’idea, ho chiamato gli amici artigiani di Inpact che hanno tutti aderito senza farselo ripetere oltre! Quando si tratta di aiutare, il Cuore Napoletano non se lo fa ripetere più di una volta!Spero vivamente che il contributo giunga in modo massiccio da parte di tutti!” racconta Diego Rubino amministratore unico di Inpact.