Il “sarchiapone”, una zucchetta lunga ripiena di carne e pane raffermo; i ricci di Minori, una pasta artigianale simile ai fusilli o il pesce bandiera arricchito dalla provola di Tramonti sono alcuni dei piatti del ristorante “Osteria Reale” della frazione di Gete a Tramonti. Tutti piatti dalla forte identità territoriale. L’uso dei nomi dei luoghi della propria terra per descrivere le pietanze in menù, che ovviamente deriva dall’uso dei prodotti di quella zona, è una caratteristica che contraddistingue i locali che hanno capito l’importanza della cucina del territorio. Proporre il gusto particolare e quasi unico del proprio borgo, casale, paese o area geografica è l’elemento che fa la differenza tra la ristorazione appiattita e omologata nei sapori e quella che sa parlare ai ricordi del cuore e del palato. Quella che racconta attraverso i piatti della tradizione del posto, di storie di pastori e di allevamenti di pecore, della vita dei casari e della lavorazione dei formaggi, della cultura contadina e della coltivazione degli ortaggi o delle vigne. Diventando, così, la messaggera di una filosofia slow a tavola ed il veicolo della valorizzazione dei prodotti tipici. Se poi questi prodotti sono tutti reperibili nei dintorni della struttura allora si aggiunge il valore ecologico del minor impatto ambientale per il trasporto e si può parlare felicemente di cucina a km zero. Sui monti che incorniciano la costiera amalfitana questa consapevolezza diventa sempre più diffusa e aumentano i ristoranti che si distinguono da quelli della costa che propongono una cucina turistica molto mediocre. Tra questi l’Osteria Reale, che si trova proprio nel cuore montano della divina, ha iniziato per prima (dal 2002) ad incamminarsi su questa strada, una pioniere che oggi può sbandierare con orgoglio il vessillo della cucina del territorio. I titolari Luigi e Gaetano Reale sono anche vignaioli e produttori di tre ottimi vini: il bianco “Aliseo”, il rosso “Cardamone”, il rosato “Getis” ed pluridecorato rosso “Borgo di Gete”, un Tintore in purezza. Anch’essi simbolo di una terra che ha molto da raccontare. Oggi il locale è stato completamente ristrutturato e si presenta ancora più invitante, dal forno girevole per le pizze fino alla saletta adibita a degustazione e vendita dei prodotti tipici. La cucina continua a dare il meglio di se con gli ingredienti che arrivano direttamente dai vicini orti, allevamenti, caseifici o dal mare di Maiori. E’ così che l’azzurro pesce bandiera incontra la provola di Tramonti in un piatto leggero e armonioso, colorato dai pomodorini freschi. Il calamaro si imbottisce di broccoli ed il pesce spada si inebria in una salsa (olive, pomodori e capperi) dai toni mediterranei. Gli gnocchi (fatti a mano) contaminano zucca e cozze in una succulenta pietanza; mentre i ricci di Minori sposano vongole e fiori di zucca. Poi ci sono i timballi di peperoncini verdi (friarielli) e patate o fagiolini e patate, il coniglio ripieno di verdure, la carne paesana alla brace, l’antipasto misto che prevede un assaggio di dei superbi latticini (ricotta al limone, provola e fior di latte) della zona con salumi nostrani e sformatini e frittatine varie. Anche i dolci, con la crostata di ricotta e cioccolato o di fichi ci ricordano dei giardini di questo delizioso angolo della Campania.