E’ il quarto giorno che le fiamme minacciano le frazioni collinari di Vico Equense ed il sindaco polemizza sull’inadeguatezza dei mezzi di soccorso.
Vico Equense- Nonostante sia stato arrestato il piromane, un sessantenne della zona, che ha dato il via alle fiamme che hanno distrutto decine di ettari di bosco, il Faito brucia ancora. Di giorno con l’aiuto di elicotteri e canadair le fiamme tornano sotto controllo ma di notte, quando i soccorsi sono costretti a rallentare, riprendono forza e continuano il cammino distruttore. Già alcune case sono state completamente bruciate dalle fiamme e sempre più abitazioni vengono fatte evacuare. Il sindaco, Andrea Buonocore, chiede un maggiore sforzo agli enti preposti e l’invio di più uomini e mezzi, soprattutto mezzi arerei più adatti alla morfologia della zona. Tutto è cominciato a ferragosto quando Vico Equense si è svegliata con il suono delle sirene dei pompieri ed il rumore assordante dei motori di due elicotteri ed un canadair che hanno fatto ininterrottamente la spola tra le cime del Faito in fiamme e lo specchio d’acqua antistante alla cittadina costiera per tutta giornata. Stessa scena si è svolta anche il 16 e 17. Oggi siamo al quarto giorno ed i mezzi aerei continuano il lavoro di spegnimento del più grosso incendio che ha mai interessato il monte Faito negli ultimi anni e causato da un piromane che ancora non ha spigato il motivo del suo gesto alle autorità giudiziarie.