E’ quanto emerge dal rapporto Svimez presentato a Roma. La crescita del Prodotto Interno Lordo nel Mezzogiorno vede trend differenziati tra le Regioni. Nonostante la resistenza con il Nord che vede un impatto delle politiche di sviluppo maggiore rispetto al Mezzogiorno a causa di problemi strutturali delle industrie. A cominciare dal Credito d’Imposta per nuove assunzioni e i Contratti di Sviluppo gestiti da Invitalia per conto del Mise.
Al Sud, la miglior performance è della Campania, a quanto pare ha fatto la parte del leone trainando il Mezzogiorno con un sonoro +2,4 per cento, regione che va meglio, seguita da Basilicata (+2,1%). Per la prima volta nel triennio il Pil della Sardegna esce dalla recessione e torna in positivo (+0,6%), mentre frenano Puglia (+0,7%) e Sicilia (+0,3%). La Calabria invece prova a “rialzare la testa”, spiega la Svimez, e segna un +0,9%.
Eppure non è abbastanza. Infatti secondo un recente studio della Svimez sul «Piano Industria 4.0», condotto dai ricercatori Stefano Prezioso e Luca Cappellani, quello che è definito l’impatto «keynesiano» è a dir poco modesto.