“Il segreto di ‘Blu’ è il rapporto umano”- così Paola Laudadio definisce il successo della creatura che dal 2016 riempie di inchiostro e storie le strade del paesino del Cilento ormai più “Capri” che c’è: benedetto da un mare cristallino e un ricco paesaggio, di per sé questo posto è stracolmo di locali food and drink, la via corta per il guadagno. Ma c’è chi non ama le scorciatoie, chi non è pigro a camminare per la strada principale: chi sceglie la Cultura; uno spirito che anche qui, con talento e impegno efficaci, premia: nei soli mesi estivi dell’anno scorso “Blu” ha venduto talmente tanti libri da necessitare più volte del rifornimento.
:-“I clienti si affezionano. Io consiglio i libri a seconda del mondo che ci ho trovato dentro, poi loro ritornano, mi dicono com’è andata. Entrano come clienti ed escono da amici, vogliono nutrire fiducia per chi li indirizza a un titolo piuttosto che a un altro”. Così, sugli scaffali di “Blu” non vedete la solita non-selezione da megastore, il solito pastrocchio: trovate i libri che vale la pena leggere, quindi anche casi di scrittori fuori dalle grandi tirature, una cura della scelta basata sia sulle letture che Paola ritiene più significative sia sulle recensioni di importanti autori ed editor (come Luca Briasco). Il risultato, più che una libreria, è una piccola-grande biblioteca condivisa che conserva di “esercizio commerciale” solo la dicitura: in perfetto stile caffè letterario (non mancano tavolini e servizio bar, gestito dall’erborista e architetto Anna Sorrentino), perché di fatto “Blu” è la casa di tutti, in cui ti capita di confrontare le esperienze di vita, discorsi che di diritto nascono dai testi. Una casa pure per i bambini, che nella scorsa stagione sono stati protagonisti di corsi di lettura e scrittura creativa:-“ Non è vero che ragazzi e bambini non leggono”- continua Paola- “Bisogna lasciare loro libertà di scelta: molte volte i genitori impongono dei gusti, ma la lettura evolve nel tempo, la consapevolezza matura e non bisogna forzarla”.
“Blu” è anche casa di eventi musicali e letterari volti a diffondere una vocazione culturale e solidale a tutto tondo. L’estate scorsa per la prima volta l’Arena del mare del porto ha visto i suoi spazi diventare gremiti, dato mai incassato prima. Il pieno è stato registrato per Maurizio De Giovanni, Diego De Silva, Luca Briasco; per i concerti jazz, che qui ad Acciaroli non avevano mai messo piede, con Giulio Martino e Marco Zurzolo, per fare due nomi. Quest’anno il programma s’inaugura con un imperdibile incontro tra Eduardo Savarese (autore per e/o ed.) e Luca Briasco (editor per Einaudi fino al 2016, collaboratore del Manifesto e Repubblica): si discuterà di “Americana”(ed. minimum fax), l’ultima uscita di Briasco, un saggio letterario sui maggiori scrittori statunitensi che del saggio ha tutto il sapore squisito e narrativo della meditazione, non di un erudito elenco. Prosegue Lorenzo Marone con “Magari domani resto” (ed. Feltrinelli), il romanzo di Luce, una femmena di fuoco in cui tutti ci riconosceremmo, una sognatrice e avvocato nei Quartieri spagnoli. Poi spazio alle donne con l’antologia noir (Diana Lama, Piera Carlomagno, Brunella Caputo accompagnate dal sax di Giulio Martino); Ciro Pinto con “Il passero e l’imperatore” e l’appuntamento musicale con Dolores Melodia (fisarmonica e voce) e Michele Signore. (locandina in basso)
“Blu” è la testimonianza che l’identificazione “vacanza uguale letture da ombrellone” è un luogo comune bello e buono. Si può citare l’esempio del cliente a cui Paola aveva consigliato la ponderosa opera dei racconti di Cheever, uscito gratificato dall’avventura, oppure le sole settantacinque pagine dello Starnone di “Lacci” di contro alla prolissa e ridondante Elena Ferrante: non è neanche questione di voluminosità del libro. Così come è un luogo comune che i libri vincitori di determinati premi ufficiali come lo Strega o il Campiello siano automaticamente i più venduti, anzi: a “Blu”, Paola, se nello Strega di quell’anno non ha trovato niente di che, te lo dice. Il lettore non è un cretino, dovrebbero ricordarselo i mass-media nelle loro indagini: è un “viaggiatore” (riprendendo Calvino) che, se dall’altra parte trova una comunicativa leale, sia di un libraio sia di un autore, lo avverte e vi fa ritorno grato e migliorato; se viene preso per i fondelli o sottovalutato, se ne accorge e prima o poi al libraio o autore in questione la fa pagare. Per questo a “Blu” non esistono scorciatoie ma solo strade principali.
La locandina degli eventi (clicca per ingrandire):