Chiude definitivamente i battenti anche l’edicola di piazza Schettini. La notizia appare sui social tra lo sdegno dei cittadini pompeiani che hanno commentato negativamente un nuovo epilogo (finito male) della città degli scavi. “Il titolare Giuseppe Artuso, ha intrapreso una dura battaglia con gli amministratori dell’ epoca che, ancora oggi ,deve concludere. I politici nulla hanno fatto per riportare un punto di cultura al centro città e la scomparsa dell’edicola peserà come un’ enorme macigno sulla loro coscienza”, si legge su Facebook, su una nota pagina di informazione della città di Pompei. Piazza Schettini. Il punto della città degli scavi che si trova a due passi dal Santuario della Beata Vergine del Rosario abbandonato a se stesso. Oltre 10 stalli abbandonati. E, l’edicola era come una piccola voce tra una folta e rumorosa folla, cerca da tempo di lanciare l’allarme. Una luce, come una debole candela, che alla fine si è spenta. Il risultato, purtroppo, è stato, anche in questo caso, un’amara sconfitta. L’ennesima per la città di Pompei. I 10 stalli dell’abbandonata piazza, negli ultimi tempi, sono diventati alloggi per i senzatetto. A questo si aggiungeranno, da oggi, anche quello dell’edicola. La verità è che piazza Schettini, così com’è, è diventata terra di nessuno, dove le grida di aiuto vengono risucchiate in un vortice che ne fa perdere l’efficacia. Lì, in quella piazza, c’è un continuo intreccio di storie. Di quelle fortemente tristi che, poi, finiscono nel (sempre più colmo) archivio del dimenticatoio. Materassini, coperte, vestiti e qualche alimento. È il piccolo sputo di vita che si sono creati diversi senzatetto che, nel silenzio di una Pompei distratta sui problemi e molto attenta al pettegolezzo, cercano soltanto un riparo e aiuto.