Una folta folla di gente presente, ieri pomeriggio, nella periferia di Messigno per assistere alla presentazione ufficiale del gruppo di Alternativa Pompeiana & Progetto Democratico che si presenterà alle prossime elezioni di giugno. Il gruppo di Messigno (come comunemente distinto dalla massa pompeiana) è stato, nelle ultime due elezioni, protagonista indiscusso oltre che essere stato il vero ago della bilancia che ha permesso la sfiducia (dopo essere stato tradito per il sollevamento dal suo incarico dell’ex assessore all’urbanistica Santa Cascone) all’oramai remoto ex sindaco Ferdinando Uliano. Tornando alla presentazione di ieri, nel quartiere generale del gruppo di Alternativa Pompeiana erano presenti anche il consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Marciano e il candidato a sindaco della coalizione cui fa parte il gruppo di AP&PD, Pietro Amitrano. La lista del gruppo di AP&PD si presenta con i seguenti candidati al consiglio comunale: Calabrese Angelo, De Gennaro Raffaele detto Lello, Sabini Marika, Albano Cataldo detto Dino, Apuzzo Salvatore, Bovino Giuseppe, Coppola Catello, Di Martino Angela, Di Riso Carmela, Ferraro Anna Luisa, La Mura Silvia, Mascolo Maria, Orvelli Nicola, Raimo Catello, Sicignano Raffaella, Somma Francesco. Un’aria di festa e di fiducia, quella che si è vissuta tra i presenti che hanno preso parte all’evento. “Non fossilizziamoci sugli scavi – dichiara il candidato sindaco Pietro Amitrano -. Pensiamo a Pompei città, perché c’è tanto da fare e ce la faremo”. Tanta soddisfazione durante la presentazione della lista. “Tutti ci definiscono quelli di Messigno, noi oggi, invece, abbiamo dimostrato che non siamo solo la lista di Messigno, ma di tutta Pompei. La nostra lista è composta da tanti professionisti”, dichiara Angelo Calabrese, candidato al consiglio comunale. Conciso e diretto l’intervento del consigliere Antonio Marciano: “Messigno, come ogni periferia di questa città, è un pezzo importante per i pompeiani e che ha dato tanto dal punto di vista politica negli scorsi anni. Cosa che, a quanto pare, non è mai stata ricambiata. Non deve esistere più questa netta distinzione con il centro della città di Pompei. Vogliamo scommettere su un’amministrazione che abbia un pensiero lungo e che possa anche farci sognare. Bisogna assolutamente sfruttare, a vantaggio della città, i fondi regionali”.