L‘architettura cambia la vita quotidiana delle persone ed è naturale che suoi stravolgimenti creino polemiche. Di sicuro, il nuovo assetto urbanistico di Ottaviano ha cambiato la percezione del paese e degli spostamenti dei cittadini. Non interessandoci qui questioni politiche o partitiche, ci preme analizzare il fenomeno dal punto di vista umanistico e funzionale. Da una parte del giudizio, si insiste sull’incomprensibilità del senso di questi lavori: da un’esecrabile demolizione degli alberi secolari che facevano la particolarità del paese, anche come velo delle brutture edilizie ai lati, a un disprezzo di marciapiedi considerati lunghe e larghe distese di cemento su cui non passano pedoni o biciclette con spazi dedicati, ma macchine confusamente parcheggiate; si lamenta poi una mancanza totale di percorsi di passeggio nella parte più piana di Ottaviano quale via Roma, trasformazioni di strade motorizzabili che invece di allargarsi si restringono, al punto che se accadesse un’emergenza, un’ambulanza potrebbe transitare a stento, non senza creare scompiglio. Per avere un quadro completo della situazione, abbiamo intervistato l’architetto Luisa Del Giudice, ideatrice del progetto. Al di là dell’efficacia del piano di lavoro nelle opinioni della gente, positive o negative, quali sono le intenzioni del rinnovamento?
– Qual è l’idea di Paese che ispira il progetto del rinnovo urbanistico di Ottaviano? L’idea di progetto è realizzare una strada a doppio senso di marcia scorrevole e comoda, servita sul lato sinistro a salire da un ampio e piacevole percorso pedonale, di larghezza variabile, alberato con piante di Leccio, con soste e panchine, che parte da via Roma, attraversa Piazza Municipio, percorre via Giovanni XXIII e via Cesare Ottaviano Augusto e conduce all’ingresso del Castello Mediceo, sede del Parco Nazionale del Vesuvio, mentre sul lato destro un marciapiede di larghezza costante presente lungo l’intero asse stradale. Si includono tutti gli altri elementi di arredo urbano, che costituiscono premessa indispensabile per rendere attraente e piacevole l’intera passeggiata. L’ampliamento del marciapiede sinistro dà la possibilità di riservare spazi alle attività di ristoro bar, gelaterie, rosticcerie pub e pizzerie presenti sul percorso. Il progetto ha previsto aree di parcheggio e soste auto. Entrambi i marciapiedi sono dotati di rampe per l’eliminazione delle barriere architettoniche e per l’accesso ai passi carrabili presenti lungo il percorso stradale. Al fine di migliorare la viabilità veicolare e di ridurre il traffico urbano, in prossimità degli incroci presenti lungo l’intero asse stradale, il progetto esecutivo prevede la realizzazione di mini-rotatorie ornamentali.
Come risponde alle molte critiche che i cittadini rivolgono al piano di lavoro? Il progetto, in corso d’opera, è stato oggetto di alcune modifiche che hanno comportato l’ampliamento dell’area di parcheggi, in corrispondenza del Castello Mediceo, per permettere la sosta degli autobus; l’ampliamento della carreggiata stradale e abbassamento di quota della barriera spartitraffico con la possibilità, in caso di necessità, di essere sormontata, dovuta al fatto che l’intero territorio comunale ricade nella perimetrazione della “Zona Rossa” (approvata con la L.R. n° 21/2003) e pertanto rientra nell’adeguamento del piano di emergenza della Protezione Civile successivo al progetto approvato; la sostituzione della tipologia di impianto di illuminazione prevista in progetto con lampade a led, al fine di ottenere un risparmio energetico e ridurre l’inquinamento luminoso. La riduzione del numero di auto in possibile sosta, poi, è dovuta all’adeguamento delle carreggiata alle norme di sicurezza e al codice stradale, a tal proposito si precisa che prima della riqualificazione in atto la sosta avveniva in modo indiscriminata all’interno della carreggiata e regolata solo da semplici strisce blu.
– Quali sono le caratteristiche di modernità del progetto? Gli obiettivi guida riferiti alla progettazione dell’ asse esistente, tali da frenare le distorsioni più evidenti dei fenomeni urbanistici contemporanei e di proporre una mobilità meno insostenibile, sono: la considerazione dei servizi di trasporto pubblico in linea con le raccomandazioni dell’Unione Europea; una prioritaria attenzione agli spostamenti a piedi, dunque sicurezza, per la presenza di una passeggiata laterale in sostituzione di un precedente percorso centrale a piedi che non tutelava i pedoni; la costruzione di una gerarchia di spazi pubblici fondata su una complessa commistione di veicoli e di pedoni garantita da particolari dispositivi di “moderazione” del traffico; comunque un elevato grado di libertà nella struttura e nella fruizione degli insediamenti urbani.
– Quando saranno terminati i lavori? C’è in programma di operare su altre zone oltre quelle del centro lungo la salita? I lavori saranno finiti a breve. Che io sappia non ci sono progetti su altre aree.