Sannio Aglianico DOC, Donna Candida, Cautiero, 2007
Ci troviamo nel Sannio, più precisamente nel Frasso Telesino, sul versante occidentale del Parco Regionale del Taburno-Camposauro.
Il Parco, interamente ubicato all’interno della provincia di Benevento, rappresenta uno dei più importanti e suggestivi complessi naturalistici della Regione Campania: un vero e proprio “polmone verde” in cui prevalgono le tradizioni agricolo-pastorali.
È qui che nel 2002 nasce l’Azienda agricola Cautiero. Fulvio ed Imma, compagni di vita, riscoprono l’amore e la passione per la terra tramandatagli dai nonni ed indissolubilmente legati ai ricordi di quei momenti di convivialità durante le vendemmie “in famiglia”.
Così inizia un lungo e faticoso lavoro che porta alla rinascita della Masseria Donna Candida e dei suoi vigneti: alla realizzazione del loro sogno.
Con grande entusiasmo danno vita ad una piccola azienda a “misura d’uomo”, da condurre direttamente ed in cui lavorare con le proprie mani in tutte le fasi: dalla vigna alla cantina. L’obbiettivo da raggiungere è produrre vini di qualità ed al contempo rispettare quell’ecosistema “vigna” in cui dover lavorare.
Pertanto, come primo passo, si è deciso di analizzare i suoli per poi adeguarsi nella scelta di varietà che potessero trovarvi il loro equilibrio e crescere senza forzature.
Suoli mediamente acclivi, franco-argillosi, ricchi di potassio e dallo scheletro calcareo, difficili da lavorare, squarciati da crepe che si formano sotto il sole estivo e pesanti per effetto delle piogge invernali: un habitat quanto mai idoneo alle varietà autoctone che da secoli vi vengono coltivate.
Con la consulenza agronomica ed enologica di Alberto Cecere, l’azienda prende il via con un approccio BIO, integrandosi perfettamente nell’ambiente circostante. Sempre per il rispetto ambientale, è stato poi creato un impianto fotovoltaico per ridurre i consumi energetici e l’inquinamento atmosferico.
La cantina, scavata nella roccia e rivestita di tufo, è stata realizzata in prossimità delle vigne per favorire (ovviamente) la totale manualità nelle lavorazioni in vigna, soprattutto in fase di raccolta.
Non solo vini però, visto che all’interno della masseria è stato ristrutturato anche un antico casolare settecentesco dove soggiornare e rilassarsi godendo della vista dei vigneti. Quest’oggi sono qui a parlarvi del rosso più pretenzioso dell’Azienda Cautiero, il Donna Candida. Non l’ultima release sul mercato ma un’annata storica, la 2007, che ho avuto la fortuna di riassaggiare, grazie a Fulvio, ad una degustazione qui in penisola.
Donna Candida è una riserva di Aglianico che nasce solo nelle migliori annate. Le viti sono allevate a spalliera, con potatura a guyot e cordone speronato, ed una densità d’impianto di 4000 ceppi/ha. Ad una bassa resa in vigna, che oscilla intorno ai 70 q/ha, segue una vinificazione in acciaio ed un élevage in barriques di 24 mesi, con un affinamento minimo di 6 mesi in bottiglia prima della commercializzazione. Nel calice il vino ha una fitta e vivida trama dalla tonalità rosso granato. Al naso regala profumi che ricordano la confettura di cilieie e prugne, di liquirizia, di humus e cuoio.
Il sorso è morbido e carezzevole in ingresso, ma un’istante mostra tutto il suo carattere: ha freschezza da vendere, una fitta e matura trama tannica ed una buona dose di sapidità. Chiude rimarcando a lungo soprattutto i toni scuri e terrosi.
Ho avuto modo di degustare il Donna Candida 2007 in un calice abbastanza voluminoso ad una temperatura pressocchè ideale di 16/17°C. Nonostante fosse già stato aperto da mezz’ora almeno avrebbe meritato più tempo e pazienza e sicuramente avrebbe saputo ripagare al meglio la pazienza: ad una degustazione però i tempi stringono!
Magari in futuro avrò l’occasione di riassagiarlo con la dovizia necessaria, consapevole fin d’ora di trovarlo in splendida forma. Ad averne una bottiglia, penso che sicuramente potrebbe giocarsela con una Guancia di Vitello brasata con del Tartufo Nero affettato.
Rubrica a cura di Antonio Indovino, Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia,
Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina.