Una notizia sconvolgente, arrivata nella tarda serata di ieri. Palma Campania piange la dipartita dell’ex Sindaco Carmine De Luca, il cui cuore ha cessato di battere dopo che un’ischemia cerebrale lo aveva sorpreso nella notte tra lunedì e martedì. Le sue condizioni erano apparse già dal primo momento disperate e i medici dell’ospedale di Nocera Inferiore, dove era stato immediatamente trasportato, avevano lasciato fin da subito, pochi margini alle speranze dei familiari. De Luca aveva, poche ore prima, riabbracciato gli altri “suoi figli”, come amava definire i vecchi calciatori della Palmese Calcio, squadra di cui era stato anche presidente in occasione della entusiasmante cavalcata nel campionato di Eccellenza 1997/98 che vide il ritorno dei colori rossoneri in serie D. L’occasione era stata data dalla presentazione del libro “Uno storico Scudetto”, a cura di Gennaro Caliendo, Francesco Iervolino e Dino Parisi, edito dalla Michelangelo 1915, nel quale si raccontava un’altra fantastica pagina scritta da quella squadra di cui era rimasto dirigente, pur dovendo lasciare la presidenza causa l’elezione a Sindaco di Palma Campania avvenuta proprio nel novembre del 1998. De Luca, invitato sul palco, visibilmente commosso dall’incontro con i ragazzi che gli avevano regalato quell’immensa gioia, aveva ricordato quegli anni, raccontando, con il linguaggio schietto e genuino che lo ha reso celebre, aneddoti divertenti che hanno fatto da cornice a stagioni calcistiche ricche di felicità e soddisfazioni. Nessuno avrebbe potuto immaginare che da lì a poche ore, il destino lo avrebbe strappato all’affetto dei suoi cari. L’amore per il suo paese, il legame con le sue radici, quelle origini mai mollate e sempre decantate orgogliosamente, sono state il tratto distintivo di un uomo che proprio nei due campi più importanti in cui Palma Campania ha sempre sprigionato la sua passione, il calcio e la politica, è stato indiscusso protagonista. Prima, come detto, da presidente del locale sodalizio nell’annata 1997/98, con annessa esaltante promozione in serie D, poi, da Sindaco di Palma Campania nello stesso anno. Si ripresentò alle elezioni cittadine nel 2003, strappando la rielezione e chiudendo la sua avventura alla guida del paese nel 2008, non più eleggibile, dopo dieci anni di governo, al termine dei quali, cedette il testimone a Vincenzo Carbone, ancora oggi in carica. Da allora si è pian piano defilato, non prendendo più parte alla politica attiva, in nessuna veste. Non perché gli fosse venuto meno quell’amore di cui sopra, anzi, l’occhio vigile sulle vicende palmesi è rimasto tale nonostante la lontananza da incarichi istituzionali, semplicemente preferiva lasciare spazio all’entusiasmo delle nuove leve, nella speranza che sapessero, come spesso amava ripetere schernendosi, “fare quello che non siamo stati bravi a fare noi”. Carattere viscerale, ma appassionato, ha saputo conquistare la simpatia anche di chi, politicamente lo avversava, ma, umanamente, non poteva non apprezzarne lo spirito autentico e genuino. L’intero paese, in questi quattro lunghi giorni, ha trattenuto il fiato in attesa di un miracolo che, purtroppo, non è avvenuto. Poco dopo le 22, la notizia che ha gelato ogni residua speranza. Lascia la moglie e due figli, avrebbe compiuto 62 anni a giugno. Palma Campania lo ricorderà sempre con affetto…
Domani alle 12 si celebreranno le esequie