Pompei, Tour Operator su tutte le furie: “Bisogna migliorare l’accoglienza turistica”

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Questione aree di sosta bus turistici a Pompei. Tour operator su tutte le furie. E’ l’atmosfera che si respira nella zona archeologica della città di Pompei, che sta vivendo un clima teso e molto pungente. Giornate di sole che proiettano (almeno con un po’ di immaginazione) con la mente già alla primavera che verrà. Ma, tornando alla realtà, siamo appena appena a febbraio. Dietro quel sole che nasconde il freddo gelido dell’inverno, dietro quell’armonia e quella serenità (apparente), dietro quella meraviglia sul volto dei turisti che accorrono a Pompei per visitarne le antiche mura famose in tutto il mondo, si cela una “guerra”. Un disaccordo che avanza timidamente, ma inizia a prendere confidenza e a far rumore in tutta Italia, per non dire nel mondo intero. Osservi i turisti, sempre estasiati dalla bellezza antica di Pompei, e cerchi di trovare un modo semplice e diretto per spiegare (magari in quattro parole) questa “guerra” infinita che sfregia la bellezza senza sfiorarla affatto. A raccontarla questa storia verrebbe da pensare quasi ad una corsa sulle montagne russe: parti lentamente su un braccio di ferro tra sindacato e soprintendenza: sali velocemente sui botta e risposta tra politici e sindacati, e precipiti, infine, sulla questione (annosa) che riguarda la tassa di ingresso e le aree di sosta dei bus turistici. Un questione (quest’ultima) che ha infiammato molto gli animi anche dei tour operator che hanno richiesto, lo scorso mercoledì, un incontro con i vertici di palazzo De Fusco per avere chiarimenti sulla questione. Un incontro che, purtroppo, non è avvenuto. Di fatto, il commissario prefettizio Donato Cafagna avrebbe rimandato il tutto alle prossime settimane, dal momento che la sua carica di commissario prefettizio di Pompei è destinata a terminare a breve (molto probabilmente) la prossima settimana, per aver ricevuto la carica di Prefetto della città di Taranto. Un gesto corretto e chiaro quello del commissario Cafagna, che ha lasciato bene intendere che per questa situazione ci vuole un impegno costante ed assiduo. Quello che, purtroppo, lui non può assicurare più. Nel frattempo, con l’avvento della nuova stagione turistica, i tour operator sono bloccati. “Ringrazio comunque il dott. Cafagna per l’interessamento verso questa paradossale situazione, che lui stesso ha ereditato – spiega l’imprenditore Polisto Amitrano – Così come per la sua concreta disponibilità a valutare delle soluzioni o comunque dei dispositivi per facilitare l’accoglienza a Pompei e per alleggerire un provvedimento che resta incomprensibile per chiunque sia dotato di buon senso. Speriamo che i tempi per l’arrivo del nuovo commissario prefettizio non siano troppo lunghi, così da poter affrontare la situazione prima dell’inizio della stagione turistica e poter limitare i danni provocati da amministratori incompetenti ed irresponsabili”. Un barlume di speranza è stato, infatti, riacceso nelle scorse settimane. Riguarda l’individuazione come area di sosta dei bus la zona di pertinenza delle Autostrade Meridionali in via Plinio. Un’area che verrebbe riqualificata e permetterebbe la sosta di bus turistici in un luogo capiente, sicuro e accogliente.